È in corso una indagine di polizia per fare luce su quanto avvenuto al rientro del Napoli da Liverpool con Kvicha Kvaratskhelia protagonista di un fastidioso incidente
Ormai le notizie di giocatori derubati, in qualche caso addirittura sequestrati con la violenza nella propria abitazione non è una novità.t
Gli episodi in questo senso sono stati purtroppo numerosi. Persino drammatici se si pensa a quanto accaduto lo scorso in particolare in Francia, in Brasile e in Premier League con protagonisti d’eccezione.
Kvaratskhelia, auto rubata
Per Kvicha Kvaratskhelia si può parlare di un episodio brutto, sicuramente fastidioso, soprattutto dopo gli elogi e gli applausi di Liverpool. Ma certo non drammatico. Che non metterà in dubbio la sua presenza in campo nella partita di sabato – attesissima – contro l’Atalanta. Il georgiano è stato derubato nella sua bella casa di Cuma appena dopo il ritorno dalla trasferta di Champions League a Liverpool.
Ladri in casa
Mentre Kvicha dormiva al secondo piano della sua abitazione, una villetta in una delle zone verdi di Cuma, all’interno di un parco privato, alcuni ladri sono riusciti a intrufolarsi nel giardino e a penetrare in casa. Nessuna conseguenza drammatica, nessun sequestro. Ma i ladri se ne sono andati indisturbati con la sua macchina, una Mini Countryman nuova fiammante con la quale il fantasista georgiano era stato visto spesso al campo di allenamento di Castel Volturno. Kvaratskhelia si è reso conto dell’accaduto solo quando si è svegliato, questa mattina, al momento di prendere l’auto per andare all’allenamento. Ha chiamato in società, si è fatto accompagnare in commissariato e ha sporto denuncia contro ignoti.
La polizia ha acquisito la sua testimonianza e inserito l’auto nell’elenco dei numerosi mezzi rubati. Nel frattempo con una indagine si cercherà di rintracciare i movimenti del mezzo attraverso GPS e telecamere. Kvicha ha reagito al furto con un po’ di fastidio: ma sorridendo. Si è allenato senza problemi e ai compagni ha detto solo… “capita”. In effetti sì. Capita sempre più spesso… anche ai calciatori.