Prezzo carburanti, scatta l’effetto accise: gli automobilisti respirano. Il provvedimento del governo Draghi fa sentire i suoi effetti
Un freno, molto probabilmente transitorio. Ma in questi ultimi giorni il prezzo dei carburanti, benzina e diesel, sembra aver intrapreso un percorso in controtendenza con le scorse settimane. E’ ancora presto per parlare di nuova tendenza ribassista, ma qualcosa si sta muovendo in tal senso.
Quel che è certo è che dopo settimane consecutive di prezzi al rialzo e di sgraditi rincari, automobilisti e autotrasportatori possono finalmente tirare un po’ il fiato e prendere una piccola ma significativa boccata d’ossigeno.
Secondo quanto rilevato nell’ultimo rapporto ufficiale il costo di tutti i carburanti, diesel, benzina e Gpl hanno subito un lieve ribasso dopo gli aumenti dei mesi scorsi in seguito allo scoppio della guerra in Ucraina. Cali sia in modalità self service sia al servito.
Il conflitto esploso alla fine di febbraio nel cuore dell’Europa dell’est ha provocato un sensibile aumento dei prezzi dei carburanti e delle materie prime. Rincari che hanno ovviamente inciso sulle tasche degli italiani.
In queste ultime ore però sono giunte buone notizie: grazie soprattutto alla proroga del taglio delle accise almeno fino al 18 novembre deciso dal Governo Draghi, il prezzo dei carburanti è tornato a scendere su tutto il territorio nazionale.
Prezzo carburanti, decisiva la proroga del taglio delle accise
A rilevarlo, come di consueto è il rapporto stilato da Quotidiano Energia. Nel dettaglio il costo medio nazionale della benzina in modalità self scende da 1,695 a 1,692 euro a litro con quelli dei vari marchi compresi tra 1,679 e 1,700 euro al litro (no logo 1,688).
Il diesel, invece, sempre in modalità self, ha un prezzo medio di 1,880 euro rispetto all’1,883 della giornata precedente. La forbice tra i vari marchi, invece, varia da 1,873 a 1,886 euro al litro (no logo 1,885).
Prendendo in esame i prezzi medi in modalità servito, diesel e benzina scendono rispettivamente a 2,024 (prezzi dei vari marchi tra 1,962 e 2,078 euro al litro con no logo a no logo 1,935) e a 1,840 euro al litro (prezzi delle compagnie tra 1,770 e 1,901 euro al litro, no logo 1,742).
Dunque, l’ultimo provvedimento preso dal vecchio esecutivo sta avendo i suoi effetti benefici sui carburanti. Il futuro però è ancora ricco di incognite.