La Curva Nord dell'Inter deserta tra le polemiche dopo l'annuncio dell'omicidio di un capoultrà (Foto ANSA)
Sta diventando un vero e proprio caso che riguarda non solo la giustizia sportiva ma anche quella ordinaria l’episodio avvenuto durante Inter-Sampdoria
Un doppio filone di indagini. Da una parte quello condotto da parte della magistratura ordinaria che avrebbe aperto un’inchiesta a seguito di alcune denunce e testimonianze raccolte dentro e fuori dallo stadio.
Dall’altra l’inchiesta sportiva che riguarda la Federcalcio che vuole vederci chiaro su quanto avvenuto nel corso del primo tempo della partita tra Inter e Sampdoria.
Ci si riferisce ovviamente ai fatti riguardanti la curva nord, quella occupata dalla frangia più calda dei tifosi interisti che, poco dopo l’inizio della partita, si è completamente svuotata. I portavoce della tifoseria organizzata hanno deciso di zittire i cori, staccare gli striscioni e uscire dal secondo anello in segno di lutto dopo l’omicidio di uno dei fondatori dei Boys SAN, uno dei primi gruppi ultrà nerazzurri.
Vittorio Boiocchi, 69 anni, era uno dei leader più carismatici e indiscussi della tifoseria nerazzurra. Una vita ai margini della legalità che si è conclusa tragicamente, sotto casa, freddato da due sicari poco prima che a San Siro la partita iniziasse. Lui, agli arresti domiciliari, allo stadio non poteva più andarci da un pezzo. E proprio lo stadio era stato argomento di inchieste per alcuni dei suoi traffici che gli avevano provocato numerose condanne penali.
Ora però la magistratura sta indagando su quello che è accaduto all’interno della curva. E se, come sembra da alcune testimonianze, ci sarebbe stata una pressione minacciosa da parte degli ultras per svuotare il settore. Diverse persone che avrebbero voluto assistere regolarmente alla partita e che avrebbero comprato il biglietto sarebbero state costrette a uscire.
Il presidente della Federcalcio Giuseppe Gravina ha chiesto la massima collaborazione e qualche chiarimento ai dirigenti dell’Inter. Che, nel frattempo, hanno già girato le immagini a circuito chiuso registrate dalle telecamere di sicurezza dello stadio, alla Digos. Si parla di alcuni episodi di violenza e di minacce con almeno tre persone contuse o ferite in presenza di testimoni. Ci sarebbero anche alcune denunce. La società, nel frattempo, sta valutando opzioni alternative per rifondere i tifosi che avrebbero dovuto lasciare il loro posto allo stadio con biglietti omaggio per alcune delle prossime partite di Coppa Italia o campionato.
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