Non è certo la prima volta che la cronaca fa irruzione a gamba tesa su eventi sportivi, ma questo arresto per un pilota Ferrari ha dello straordinario
Ci sono momento di sport davvero controversi che spesso diventano episodi di cronaca. E viceversa…
Esattamente a uno di questi appartiene la notizia che riguarda l’arresto di un pilota ufficiale della Ferrari Challenge, finito in manette subito dopo la vittoria ottenuta a Imola nella Coppa Shell.
Il protagonista della vicenda è il pilota polacco Roman Ziemian, pilota di consolidata esperienza – 49 anni – da anni impegnato nel mondo delle gare endurance e gran turismo. É uno dei protagonisti della Ferrari Challenge, uno dei principali campionati monomarca che ha per protagonista solo le auto del cavallino. Imola nel corso di questo fine settimana ospitava le ultime due gare della stagione, le cosiddette World Finals che chiudono quattordici gare in tutto nel corso delle sette tappe inserite in calendario.
Un evento particolarmente sentito in quello che è la stagione del trentennale del campionato.
La gara di Zemian, in corsa per concludere la sua stagione sul podio assoluto si è conclusa con una splendida vittoria dopo una bella battaglia con un altro veterano di grande esperienza come Franz Engstler. Ma una volta tagliato il traguardo il clima di festa si è immediatamente trasformato in sorpresa e sconcerto. Intorno alla sua auto, al paddock si sono presentati alcuni uomini della Guardia di Finanza che hanno invitato a seguirlo. Niente festa e soprattutto niente conferenza stampa del dopo gara. Interdetto e molto sorpreso Zemian è stato prelevato e sottoposto a custodia.
Su di lui pendeva un mandato di cattura internazionale spiccato dalla Procura sudcoreana di Seoul. Un mandato di cattura internazionale nell’ambito di una indagine su un giro di riciclaggio e di investimenti fraudolenti.
Le accuse sono pesanti: truffa aggravata, riciclaggio di denaro e associazione criminale con l’ausilio di supporti tecnologici e informatici internazionale. Zemian sarebbe uno degli uomini chiave di una forma di investimento-truffa che risponde al classico schema Ponzi.
Una sorta di catena con al vertice finanziatori che, coinvolgendo un numero sempre maggiore di piccoli investitori, percepivano consistenti versamenti in dollari o criptovalute attraverso una piattaforma di investimenti on line. Zemian deve rispondere della provenienza e gestione di oltre sedici milioni di dollari che avrebbe incamerato per uso personale.
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