Ritiro immediato, leggenda del pedale costretta a lasciare: impossibile andare avanti. Manca soltanto l’annuncio ufficiale per chiudere
Alle volte succede che gli dei dello sport si ribellino contro chi vince troppo vince bene. L’ha scoperto sulla sua pelle anche Sonny Colbrelli che all’inizio del 2022 arrivava dalla sua stagione migliore. Ma è stata anche l’ultima, perché il campione bresciano sarà costretto a lasciare a soli 32 anni.
Tutto è cominciato a metà marzo di quest’anno. Aveva corso la Parigi-Nizza per preparare la Milano-Sanremo 2022 che era uno dei suoi grandi obiettivi. Ma subito dopo il traguardo della prima tappa alla Vuelta Catalunya, chiusa al secondo posto dietro a Matthews, Sonny si era accasciato per un malore.
La corsa in ospedale, gli esami effettuati nella clinica spagnola che hanno evidenziato subito un grave problema cardiaco, l’installazione di un defibrillatore sottocutaneo. La sua vita è ricominciata e potrà essere quella di una persona normale. Ma Colbrelli dovrà abbandonare i sogni di gloria con la Bahrain Victorius e appendere la bici al chiodo per sempre.
Ritiro immediato, leggenda del pedale costretta a lasciare: impossibile andare avanti in Italia
Manca ancora l’annuncio ufficiale che però sta per arrivare, come anticipa oggi ‘La Gazzetta dello Sport’. Il prossimo 15 novembre, in una conferenza stampa. Sonny Colbrelli comunicherà la sua decisione sul futuro come ciclista ma non ci saranno sorprese. Da quel problema fisico a oggi il bresciano non è più salito in sella se non per allenarsi e per partecipare come ospite ad un paio di raduni amatoriali.
Ma il regolamento è chiaro, lo stesso che ha impedito a Christian Eriksen di continuare a giocare con la maglia dell’Inter dopo il malore degli Europei 2021. L’idoneità agonistica per gli atleti con defibrillatore sottocutaneo nel nostro Paese non è consentita e quindi Colbrelli avrebbe dovuto tesserarsi presso una federazione con regole diverse. Ma ha pensato alla famiglia e alla sua vita futura, dando un taglio.
Non facile, per uno che il 3 ottobre 2021 è entrato nella leggenda del ciclismo riportando in Italia la Parigi-Roubaix a 22 anni dall’ultimo successo italiano. Poi però la sfortuna gli ha presentato il conto, salatissimo. E ora Sonny continuerà, mettendo la sua esperienza al servizio degli altri.