Buon esordio di Jannik Sinner al torneo di Vienna, il primo dopo l’infortunio di Sofia ma la strada per l’altoatesino verso le ATP Finals restano molte
In una stagione così difficile e problematica non si può certo dire che Jannik Sinner abbia avuto la stagione dalla sua parte.
Tra infortuni, acciacchi e problemi sono state tante le occasioni perdute – e nemmeno per colpa o responsabilità propria – da parte del tennista altoatesino. In un destino che sembra accomunarlo a quello di Matteo Berrettini.
Jannik Sinner a caccia di punti
I nostri tennisti di vertice, elementi di punta anche della squadra italiana di Coppa Davis che dal 22 novembre sarà in campo a Malaga per affrontare gli Stati Uniti nei quarti di finale della competizione, affrontano un momento davvero particolare della stagione. Lo scopo, ormai, non è tanto quello di raggiungere le ATP Finals di Torino che sono aritmeticamente molto difficili da guadagnare. Ma se non altro quello di chiudere nel modo migliore una stagione non del tutto fortunata.
Vienna potrebbe non bastare
La vittoria contro il cileno Garin nell’esordio di Vienna, due set (6-3 6-2) in 75’ di gioco, è un buon segnale sul rientro di Sinner. Ma ovviamente non può bastare. Ora ci sono gli ottavi di finale contro l’argentino Francisco Cerundolo.
Potrebbero arrivare punti importanti in vista della corsa a Torino. Ma sicuramente la dote del torneo di Vienna, un ATP 500, non basterà a migliorare il ranking internazionale dell’altoatesino che, anche vincendo, non andrebbe oltre il 12esimo posto che occupa attualmente. La posizione dell’americano Taylor Fritz è nel mirino. Ma non raggiungibile, non da questa settimana per lo meno.
Una doppia chiave di lettura, Ranking ATP e classifica stagionale in ottica ATP Finals che, indipendentemente dal risultato finale, sarà un’ottima preparazione anche dal punto di vista caratteriale in vista delle finali di Coppa Davis.