Vincenzo Nibali addio, arriva l’ultimo schiaffo: i numeri parlano chiaro. L’ultima stagione dello Squalo è la fotografia del movimento italiano
Ci sono le Classiche Monumento, ultima delle quali è stato Il Lombardia. Ma ci sono i ciclisti monumento, come Vincenzo Nibali che insieme ad Alejandro Valverde e Philippe Gilbert ha deciso di appendere la bici al chiodo.
Come succede ogni volta che termina una stagione, arrivano i numeri a certificare quello che è successo. E quelli legati al ranking UCI dei Professionisti parlano chiaro: il movimento italiano è in profonda crisi e farà davvero fatica, almeno in un arco temporale medio-breve, a trovare un nuovo Vincenzo.
Il migliore è risultato Matteo Trentin, che ha concluso la stagione vincendo il Giro del Veneto a Vicenza. Per lui tre successi nel 2022 (anche la seconda tappa del Giro di Lussemburgo e la semiclassica Le Samyn, in Belgio) e 45° posto in classifica con 1.153 punti. Appena dietro a lui, Lorenzo Rota che ha chiuso al 48° posto con 1.121 ma sono anche gli unici due nei primi 50 e sopra quota 1.000 punti.
Più indietro, al 57° posto Diego Ulissi e poi Luca Mozzato che è 66°, Damiano Caruso (autore di una stagione opaca) 70°, Simone Consonni 73°, il giovane Andrea Piccolo 84°. Il quarantenne Domenico Pozzovivo tiene duro con la posizione numero 85 mentre Vincenzo Nibali ha terminato la carriera come numero 92 al mondo, al pari di Giacomo Nizzolo. Nei primi 100 anche Alberto Bettiol, proprio centesimo.
Vincenzo Nibali addio, arriva l’ultimo schiaffo: pochi cambia di maglia per gli italiani
Ora per tutti i professionisti del pedale è cominciato un periodo di breve vacanza perché da fine novembre, massimo primi di dicembre cominceranno le visite mediche i ritiri prestagionali. C’è già chi sa di cambiare maglia, tra gli italiani: Andrea Pasqualon dalla Intermarché alla Bahrain Victorius, Christian Scaroni dalla Gazprom alla Astana, i neo pro Lorenzo Germani e Marco Frigo rispettivamente alla Groupama-FDJ e alla Israel Premier Tech, Jacopo Guarnieri dalla Groupama-FDJ alla Lotto-Dstiny e il campione d’Italia Filippo Zana dalla Bardiani alla BikeExchange.
Ma ci sono anche le iscrizioni delle squadre, con un quadro fosco per l’Italia. Ancora nessuna formazione in World Tour, fatta eccezione per gli sponsor (come Segafredo con la Trek o Vini Fantini con la Israel). In compenso promosse Arkéa-Samsic e Alpecin-Deceuninck che sostituiranno le retrocesse Lotto e Israel.
Per le Professional hanno fatto domanda all’UCI 14 squadre: non la Drone Hopper-Androni a causa dei problemi finanziari denunciati un mese fa dal general manager Gianni Savio. In compenso spunta il Team Corratec, che farà base in Toscana, accanto a Bardiani ed Eolo Kometa. Presente anche la svizzera Q36.5 Pro Cycling che avrà come consulente Vincenzo Nibali.