Radja Nainggolan (Ansa)
Nainggolan ne combina un’altra delle sue, l’Anversa lo sospende: tifosi sconvolti. Il centrocampista belga fa discutere ancora una volta
L’aggettivo banale non potrà mai essere associato a Radja Nainggolan. Il 34enne centrocampista belga ha spesso fatto parlare di sè non solo per le prestazioni sul campo, fino a qualche stagione fa di altissimo livello ma anche per alcuni eccessi lontano dal terreno di gioco.
Nei quattro anni e mezzo trascorsi nella Capitale con la maglia della Roma, il mediano belga di origini indonesiane ha contribuito ad innescare polemiche a causa di qualche comportamento non proprio irreprensibile e forse non consono alla vita di un atleta professionista.
Le sue intemerate dialettiche contro le rivali storiche della Roma gli hanno garantito il pieno sostegno dei tifosi giallorossi, ma alcuni eccessi lo hanno reso impopolare presso la società che nell’estate del 2018 decise di cederlo all’Inter che da anni gli faceva una corte spietata.
Ma con l’addio alla Capitale qualcosa si è rotto nel perfetto ingranaggio che faceva di Nainggolan uno dei centrocampisti più forti del nostro campionato.
Il cursore belga si è spento, ha perso entusiasmo e motivazioni e proprio in nerazzurro è iniziata la sua graduale ma inesorabile parabola discendente.
Dall’estate del 2021, forse per lasciarsi alle spalle un campionato in cui non riusciva più ad essere competitivo, Nainggolan ha accettato la proposta della squadra della sua città natale, Anversa.
Ma anche nel suo Paese, Radja ha continuato a far parlare di sè più per le imprese extra campo che per le prestazioni offerte sul terreno di gioco. L’ultima, di qualche ora fa, gli è costato forse un possibile licenziamento in tronco.
L’Anversa l’ha infatti sospeso a tempo indeterminato per aver fumato in panchina una sigaretta elettronica prima della partita contro lo Standard Liegi, persa con un secco 3-0. La decisione è stata presa dall’allenatore, Van Bommel, di comune accordo con la società.
Nainggolan, resosi conto della gravità del gesto, ha chiesto scusa tramite un breve comunicato pubblicato sui suoi profili social.
“Sono molto dispiaciuto per quello che ho fatto. Mi rendo conto che è completamente sbagliato, ma in quel momento non ci ho proprio pensato. Il club ha preso una decisione che io posso solo accettare, anche se penso sia un po’ troppo pesante. Cercherò comunque di dare il mio contributo in un modo o nell’altro”.
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