Pompa benzina (Ansa)
Prezzo carburanti, inquietanti novità in arrivo: gli automobilisti tremano. Sembra giunta al capolinea discesa del costo di benzina e diesel
Non arrivano notizie particolarmente confortanti sul fronte del costo dei carburanti, in particolare benzina e diesel. La continua e graduale discesa dei prezzi, che ha caratterizzato l’intera estate, sembra giunta alla fine. E il peggio, forse, deve ancora venire.
Da qualche giorno a questa parte infatti il prezzo dei carburanti è in evidente e continua risalita, a causa soprattutto delle quotazioni del petrolio.
Le ultime rilevazioni evidenziano in particolare un incremento soprattutto per le ‘pompe bianche’, mentre a fine mese scade lo sconto sulle accise.
Ad oggi, soprattutto in virtù dell’attuale incertezza del quadro politico, non è dato sapere se il provvedimento attuato più volte dal Governo Draghi sarà prorogato o meno.
E dunque la tendenza al rialzo dei prezzi di benzina, gasolio, Gpl e metano evidenziata la scorsa settimana si sta ampiamente confermando anche negli ultimi giorni, come conseguenza diretta dell’aumento delle quotazioni internazionali del petrolio.
Aumento che fa seguito al taglio alla produzione di petrolio stabilito mercoledì 5 ottobre a Vienna dall’OpecPlus, il cartello dei Paesi produttori Opec più la Russia, un taglio da due milioni di barili al giorno che corrisponde al 2% della produzione globale di greggio.
Un taglio che da più parti è stato interpretato come una mossa più di natura politica che tecnica, un atto che si inserisce nel contesto delle attuali tensioni internazionali e segna un punto di possibile rottura della storica alleanza tra l’Arabia Saudita e gli Stati Uniti.
Sono stati dunque completamente inascoltati gli appelli del presidente americano Biden volti ad aumentare la produzione del petrolio con l’obiettivo di abbassare i prezzi.
Come già anticipato prima, tra poco più di due settimane, lunedì 31 ottobre, scadrà il fatidico ‘sconto’ sull’accisa, che per quanto riguarda benzina e gasolio vale 30,5 centesimi al litro sul prezzo finale.
Dunque, se il taglio di queste famigerate accise non fosse prorogato, torneremmo ad avere la benzina self oltre i 2 euro/litro e il diesel a 2,2 euro/litro. La speranza è che da qui a qualche giorno si possa insediare il nuovo governo e che abbia il tempo per concedere un’ulteriore proroga.
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