L’Italia conquista la medaglia di bronzo dei Mondiali femminili di pallavolo battendo nella finalina di consolazione contro gli Stati Uniti in tre set
L’amaro in bocca dopo la sconfitta contro il Brasile, squadra vicecampione olimpica e protagonista della finalissima per l’oro contro la Serbia campione in carica, è ancora tanto.
Ma l’Italia riesce a conquistare una medaglia di bronzo che è comunque molto preziosa di un Mondiale di pallavolo femminile di altissimo livello.
Per le Azzurre di Davide Mazzanti è il terzo podio ai Mondiali. Dopo l’argento di quattro anni fa, e la bruciante sconfitta in finale contro la Serbia e l’oro del 2002 conquistato in Germania nell’unico mondiale vinto nella storia della pallavolo azzurra nazionale.
Per l’Italia la necessità era quella di rialzarsi dopo la delusione per la sconfitta in semifinale e riscattarsi. Un’impresa comunque non facile. Considerando soprattutto gli aspetti emotivi legati a una partita che pesava come un macigno su tutto l’ambiente. Il tutto mentre alcuni giornali parlavano di una presunta rivoluzione che potrebbe in qualche modo prevedere anche l’addio di una giocatrice imprescindibile come Paola Egonu e di un possibile esonero di Davide Mazzanti. Per altro smentito prima dell’inizio del match dal presidente federale Giuseppe Manfredi, le Azzurre rispondono sul campo. A tratti, pur con le solite pause che hanno spesso caratterizzato le prestazioni dell’Italia, si rivede la stessa squadra a tratti incontenibile vista contro la Cina.
Qualche ruggine nel corso del primo set. Che, a poco a poco, le Azzurre scrostano dimenticando un paio di blackout e qualche errore di troppo per chiudere senza gravi incertezze. Secondo set assolutamente dominato da un’Italia che non concede praticamente nulla alla formazione statunitense rimontando con un break impressionante che porta L’Italia dal 6-8 al 17-11. Anche nel terzo set l’Italia è costretta a ricostruire il gioco sulle proprie incertezze con un passivo da rimontare nel finale della frazione. Azzurre impressionanti nel finale: annullano cinque set point, quattro uno dietro l’altro dal 20-24, per chiudere alla prima occasione: 25-20, 25-15, 27-25. Il modo migliore di chiudere un Mondiale che forse poteva essere concluso anche meglio.
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