Esonero Allegri, tutto vero: la Juventus ha già in mano il sostituto. Il derby sarà solo una fase di passaggio, il destino è già scritto
Ancora un mese prima della lunga pausa invernale che spezzerà in due la stagione. Ancora un mese per capire che direzione prenderà la stagione della Juventus che in questo momento è ad un punto morto. E un mese per decidere il destino di Massimiliano Allegri anche se in realtà la Juventus lo ha già fatto.
Non deciderà Andrea Agnelli, che in tempi non sospetti ha confermato la sua fiducia al tecnico, ma la proprietà della quale l’attuale presidente è solo una minima parte. E soprattutto se dovesse arrivare l’eliminazione in Champions League la strada sarebbe tracciata. Lo dicono anche i bookmakers che settimana dopo settimana hanno abbassato le quote dell’esonero e quelle dei sostituti.
In cima alla lista c’è Zinedine Zidane, tre volte vincitore della Champions come allenatore del Real Madrid e pallino da sempre di Agnelli. La sua quota viaggia sul 7.50. A seguire un altro ex bianconero,, come spiega Agipronews, cioé il portoghese Paulo Sousa, offerto a 9. Più indietro invece Pochettino a 16 e Tuchel, che ora è proposto a 20 esattamente come Antonio Conte. Molto più alte le quote di Andrea Pirlo per un clamoroso ritorno e di Claudio Ranieri.
Esonero Allegri, tutto vero: la Juventus ha già in mano il sostituto. Lui intanto giustifica così il momento
Tutto questo lo sa bene per primo Allegri che però si fa forte del contratto blindatissimo fino al 2025 e delle sue idee. Alla vigilia del derby, in programma sabato 15 alle 18, l’allenatore juventino ha spiegato tutto quello che è successo dopo la sconfitta di Haifa, a cominciare da ritiro annunciato e poi rimandato.
“Non era una punizione, solo un momento in cui stare tutti insieme. Per trovare il tempo, con la possibilità di fare doppi allenamenti, per dare un po’ di ordine. Stare insieme, parlare, può fare solo bene anche se il campo poi dà risposte. Ma non era assolutamente una punizione. Ho parlato con la squadra quando siamo tornati, c’è chi doveva tornare a casa a prendere la roba, ho detto: ci vediamo domattina. E abbiamo fatto un giorno in più in cui siamo stati insieme”.
Allegri smentisce il rifiuto da parte di alcuni giocatori e crede che tutti remino dalla stessa parte: “In questi momenti sembra che la squadra non sia compatta, ma credo che invece abbiamo tanta voglia di arrivare a un risultato e invertire la tendenza. Serve un passo alla volta. Domani serve una bella prestazione da squadra. Gli obiettivi sono sempre gli stessi, siamo in ritardo in campionato. Ma abbiamo 29 partite e c’è tempo per recuperare ma serve ricominciare. Alla Champions penseremo dopo l’Empoli”.