(AP LaPresse)
Una decisione del direttore di gara, il tedesco Siebert, pregiudica la partita del Milan, sconfitto in casa contro il Chelsea
Un fischio. E dopo soli dieci minuti una ingenua trattenuta di Tomori in area di rigore costa carissima al Milan, sconfitto in casa dal Chelsea, 0-2, in una partita molto sfortunata.
Il vantaggio del Chelsea su rigore, una inferiorità numerica costante per tutta la gara e poi anche il raddoppio Aubemyang costringono i rossoneri a una partita in salita, non molto fortunata.
Milan reduce dalla splendida partita vinta contro la Juventus ma con una squadra ancora largamente rimaneggiata che vede Pioli con pochi cambi a disposizione e una squadra con molte risorse da recuperare.
L’episodio decisivo arriva al 18’: Mount scappa a Tomori su un bel lancio di James e il gesto istintivo del difensore rossonero di tentare una ingenua trattenuta sul giocatore avversario viene punito nel modo peggiore possibile. Calcio di rigore ed espulsione. Il gol dal dischetto di Jorginho apre una serata tutta in salita che il Milan non sarà mai in grado di recuperare. Pioli toglie Diaz per inserire Dest, ma la reazione dei rossoneri non arriva. C’è invece il raddoppio avversario con una bella giocata corale che spalanca al destro vincente di Aubameyang.
Il Milan non è certo in balia degli avversari, anzi… gioca con personalità creando anche diversi pericoli verso la porta dei londinesi. Ma senza molta concretezza: Giroud questa volta non gira e spreca un paio di buone occasioni, Leao si vede poco. In una partita che il Chelsea si limita a controllare con ordine e che vede Siebert infliggere tante ammonizioni, quasi tutte troppo severe. Un bene che la squadra rossonera non perda la testa peggiorando la situazione di squalifiche e sanzioni in vista delle gare a venire, entrambe decisive, contro Salisburgo e Dinamo Zagabria che hanno impattato 1-1 nello scontro diretto in Croazia.
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