Prezzo carburanti, le ultime notizie fanno paura: succederà nei prossimi giorni. Novità importanti in vista per tutti gli automobilisti
L’effetto benefico del taglio delle accise deciso dal Governo Draghi e prorogato fino alla fine di ottobre è destinato a scemare definitivamente. E il prezzo dei carburanti, ridottosi sensibilmente per l’intera estate, è destinato a risalire in fretta.
Le prime avvisaglie di una sgradita inversione di tendenza sono arrivate già a cavallo tra l’ultima settimana di settembre e la prima di ottobre quando il costo di benzina e diesel alla pompa ha iniziato a crescere, anche se per una manciata di centesimi.
Ora però il prezzo dei carburanti è destinato ad aumentare per effetto del taglio alla produzione di petrolio deciso qualche giorno fa a Vienna dall’OpecPlus, il cartello dei Paesi produttori Opec più la Russia, un taglio da due milioni di barili al giorno che corrisponde al 2% della produzione globale di greggio.
Un provvedimento che ha un duplice scopo: da un lato l’aumento dei prezzi, dall’altro l’invio di segnali politici ben precisi ai paesi consumatori da parte dei principali produttori.
Il primo segnale è che la Russia, che aveva chiesto tale intervento, non è del tutto isolata a livello internazionale, il secondo è che l’Arabia Saudita, storico alleato degli Stati Uniti nel Golfo, ha ignorato l’appello di Joe Biden di aumentare la produzione per abbassare i prezzi.
Prezzo carburanti, cattive notizie: benzina e diesel in aumento
In seguito a questa decisione, per molti versi inattesa e spiazzante, dell’OpecPlus, gli aumenti di benzina e diesel sono inevitabili e l’impressione è che siamo solo solo all’inizio di un periodo estremamente difficile proprio perché il mercato petrolifero è in forte squilibrio.
Le scorte di greggio sono ai minimi storici in tutto il mondo e di conseguenza viene a mancare quel cuscinetto capace di assorbire almeno in parte gli shock quando i prezzi salgono eccessivamente.
Ad esasperare ulteriormente uno scenario di per sè molto complesso c’è il prezzo del gas, così alto da far aumentare la domanda di gasolio da utilizzare in ambienti industriali in sostituzione del metano.
Ci attende in parole povere un periodo di vacche decisamente magre, da tutti i punti di vista. Sarà un inverno lungo e difficile.