Esonero Allegri, il verdetto è imminente: Agnelli ha già deciso. Il ko inflitto dal Milan ai bianconeri rimette tutto in discussione
Una sconfitta inattesa e soprattutto dalle conseguenzi imprevedibili. La Juventus sembrava in via di guarigione, alla luce delle due convincenti vittorie ottenute contro Bologna in campionato e Maccabi Haifa in Champions League.
Ma la crisi è nuovamente deflagrata sotto i colpi di un Milan che ad eccezione dei primi 20-25 minuti ha dominato in lungo e in largo, nonostante le numerose assenze con cui Stefano Pioli ha dovuto fare i conti.
Il big match del Meazza ha rilanciato alla grande le ambizioni dei campioni d’Italia in carica e fortemente ridimensionato quelle di una Vecchia Signora mai così traballante e malmessa da dieci anni a questa parte.
Gli alibi degli infortuni, che in effetti hanno finora impedito ad Allegri di schierare la formazione titolare, faticano a reggere soprattutto quando anche l’avversario può rivedicarle. Ed è quanto accaduto sabato pomeriggio al Meazza.
A fare la differenza tra Milan e Juventus è stato soprattutto il gioco: brillante, a tratti piacevole e mandato a memoria quello dei rossoneri, semplicemente inesistente quello bianconero.
Sul banco degli imputati torna dunque Massimiliano Allegri, sotto accusa anche per le dichiarazioni rilasciate a fine partita. Parole che hanno lasciato perolessi tifosi, addetti ai lavori e soprattutto la dirigenza.
In particolare è il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, a riflettere in queste ore sul da farsi. Il patron bianconero ha sempre difeso Allegri a spada tratta, ma l’aggravarsi di una crisi che non sembra avere soluzioni sta pesando anche sulle sue scelte.
La sconfitta contro il Milan non fa altro che rendere sempre più precaria la posizione di Allegri, soprattutto in una prospettiva a breve e medio termine.
La Juventus non può permettersi di fallire la qualificazione alla prossima Champions League e per questo l’ipotesi di un avvicendamento in panchina si fa sempre più concreta. Difficile però che ciò avvenga e stretto giro di posta.
Molto più probabile che i vertici della società utilizzino la lunga sosta per i mondiali come momento chiave per imprimere una svolta a livello tecnico. A meno che Allegri non riesca nel frattempo a risolvere nuona parte dei problemi che affliggono la sua Juventus.
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