Il big match della nona giornata di Serie A vede il Milan mettere definitivamente in crisi la Juventus, battuta 2-0
Non bastano i primi dieci minuti alla Juventus per fare bella figura a San Siro. Brutta partita della squadra di Allegri che rimedia un’altra pesante sconfitta.
Sfruttando le transizioni e le pieghe di una partita che vede il Milan più lucido nei momenti decisivi arriva una vittoria importantissima, sia per il futuro dei rossoneri che per quello della Juve, sempre più in crisi.
La partita
La partitissima della nona giornata di Serie A arriva in anticipo e a cavallo di due turni di Champions League che hanno visto il Milan cadere pesantemente sul campo del Chelsea e la Juventus conquistare una importantissima vittoria contro il Maccabi Haifa. Milan considerevolmente rimaneggiato, Juventus che torna al modulo a due punte con Vlahovic e Milik.
Milan-Juventus 2-0
Meglio la Juventus in avvio con un paio di belle conclusioni, prima con Cuadrado e poi con Milik che mettono sotto apprensione la difesa rossonera. Ma a poco a poco i rossoneri cominciano a prendere quota e ad assumere il controllo del centrocampo crescendo in possesso palla e organizzazione.
Leao si mette in luce e per tre volte centra il palo, prima su azione di calcio d’angolo dopo un appoggio di Pobega, poi con una conclusione ravvicinata deviata da Vlahovic con un braccio che l’arbitro non ravvisa degna del VAR e infine con una gran conclusione dalla distanza.
Il finale del primo tempo è all’insegna delle polemiche. Il Milan conquista un calcio d’angolo su un pallone recuperato con un contrasto molto ruvido da parte di Theo Hernandez su Cuadrado. Il fallo sembra netto: ma Orsato non interviene, e dal calcio d’angolo – in mischia – arriva il gol del vantaggio di Tomori. Tante polemiche in un clima di tensione che accompagna verso l’intervallo.
La reazione della Juventus si limita a un tiro cross di Danilo. È il Milan che chiude la partita con un contropiede devastante: palla persa da Vlahovic e Brahim Diaz brucia sul posto Bonucci, si invola e resiste al tackle disperato di Bremer insaccando il raddoppio. La Juventus si affida ai cambi. Ma la prestazione offre pochissimo: solo un colpo di testa di Milik, centrale e parato senza difficoltà da Tatarusanu e poco altro, giusto una conclusione di Kean. Milan vicinissimo al terzo gol con Origi che impegna severamente Szczesny.
Risultato giustissimo. Una Juventus in crisi davvero notevole e in difficoltà tecnica ed emotiva. Difficile ripartire da una squadra così.
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