Novak Djokovic, arriva la verità inconfessabile: “Mi ha fatto sentire impotente”. Nonostante tutto, il campione serbo resta un numero uno
Sembrava un’impresa decisamente complicata, solo qualche settimana fa, perché la classifica non parlava a suo favore. Ma Novak Djokovic non sta sparando a salve in questi ultimi tornei dell’anno e la qualificazione alle Nitto ATP Finals 2022 di Torino è sempre più vicina.
Dopo aver trionfato la settimana scorsa nel torneo di Tel Aviv, il campione serbo minaccia di fare lo stesso nell’ATP 500 di Astana/Nur-Al-Sultan. Qui è arrivato come quarta testa di serie e intanto è già in semifinale dopo aver battuto il russo Karen Khachanov (numero 18 del ranking Atp) con il punteggio di 6-4, 6-3 in meno di un’ora e mezza.
A 35 anni Nole è in splendida forma, paradossalmente anche perché ha vissuto un 2022 sull’ottovolante. Ha dovuto rinunciare a ben due Major, gli Australian Open e gli US Open, mentre al Roland Garros non è andata come voleva. Ma in estate si è rifatto vincendo per la settima volta a Wimbledon e arriva a questo finale di stagione in grandissima forma.
Novak Djokovic, arriva la verità inconfessabile: “Mi ha fatto letteralmente impazzire”
Il suo segreto? Lo ha svelato John Isner che è stato suo avversario in diverse occasioni sia in tornei dello Slam che negli ATP 1000 e 500 in giro per il mondo. Intervistato nell’ultima edizione del podcast ‘Baseline Intelligence’, ha spiegato perché rispetto a Federer e Nadal, con lui ha avuto ancora più difficoltà.
“Djokovic è l’avversario più difficile che abbia mai affrontato. Ho giocato molte volte contro Roger Federer e ho anche affrontato Rafael Nadal al Roland Garros, dove è praticamente imbattibile. Ma vi garantisco che Novak mi ha fatto letteralmente impazzire. Riusciva a leggere le traiettorie del mio servizio come nessun altro, si spostava in anticipo e toccava la pallina con una pulizia incredibile”.
Ecco perché “contro Djokovic mi sono sentito spesso impotente, avevo enormi problemi a tenere il servizio e non sapevo dove mandare i miei colpi quando iniziava lo scambio”. Isner però si può consolare perché non è il solo che Nole abbia fatto impazzire in carriera. E nonostante l’età non sembra avere nessuna voglia di mollare la presa.