Leo Messi, confessione toccante: “I miei figli soffrono…”. Il fuoriclasse argentino svela dettaglio inediti della sua vita privata
Lionel Messi è riconosciuto, più o omeno con giudizio unanime, come il più forte calciatore del mondo dell’ultimo quarto di secolo. Il 35enne fuoriclasse argentino, dopo oltre venti trascorsi con la maglia del Barcellona incollata addosso come una seconda pelle, nell’estate del 2021 è stato protagonista del clamoroso trasferimento al Paris Saint Germain.
Fecero il giro del mondo le immagini del campione argentino mentre si asciugava le lacrime durante l’annuncio ufficiale del suo addio alla Catalogna. A distanza di oltre un anno, Messi ha voluto ricordare quei momenti unici carichi di mestizia.
E anche se il nuovo tecnico del PSG, Cristophe Galtier, gli abbia consegnato idealmente le chiavi della squadra, la Pulce pensa ancora alla Spagna, alla ‘sua’ Barcellona.
Del resto, è in Catalogna che il piccolo Leo trovò una seconda famiglia, quando 22 anni fa vi si trasferì dall’Argentina. E’ stato il Barcellona a prendersi cura di lui da tutti i punti di vista, quando nessun altro club ebbe il coraggio di farlo.
Ma quando un anno e mezzo fa sia il club che il giocatore si resero conto dell’impossibilità di rinnovare il contratto, il divorzio divenne l’unica strada percorribile.
Leo Messi, la confessione a cuore aperto
Nel corso di una lunga intervista rilasciata al network televisivo americano ESPN, Messi ha svelato dettagli inediti sul suo trasferimento nella capitale francese. Particolari anche toccani dal punto di vista emotivo.
“I bambini sono quelli che si sono adattati meglio. Era quello che ci preoccupava di più ed è stata la cosa più facile. Per loro iniziare la scuola, fare nuove amicizie, è stato qualcosa di molto normale, molto semplice”.
A soffrire di più è stato soprattutto papà Lionel: “Ricordo di averli lasciati a scuola e di essere andato via piangendo, soffrendo per loro e la verità è che invece è andato tutto benissimo”.
Ma a proposito dei figli, non è facile per loro avere una vita quasi blindata: “Ho pochi amici, veri amici. Mi sono sempre rifugiato molto nella mia famiglia. Essere Messi ti toglie alcune cose e a volte anche io non ci riesco. I miei figli soffrono per queste privazioni perché ci proibiamo di fare molte cose”.
