É iniziata a Canberra la prima udienza che vede sotto accusa Nick Kyrgios che deve rispondere di lesioni aggravate e violenza domestica
Subito un colpo di scena che ha del clamoroso. Anche perché il protagonista di questa vicenda legale è da mesi al centro dell’attenzione generale. E non solo dei grandi appassionati di tennis e di sport.
Si tratta ovviamente di Nick Kyrgios, grande talento australiano, spesso incostante. Passato alla storia del tennis recente non solo per le sue prodezze ma anche per i suoi comportamenti bizzarri e a volte eccessivi.
Kyrgios, volente o nolente, è un personaggio straordinario per il tennis internazionale. Riesce sempre a fare notizia. A Wimbledon, quando perde la prima finale Slam in carriera contro Novak Djokovic facendo la pace con un tennista con il quale, fino allo scorso anno, aveva apertamente polemizzato più volte. Ma anche a Melbourne, quando prese strenuamente le difese proprio di Djokovic, bloccato all’ingresso del paese perché non voleva vaccinarsi contro il Covid. L’unico a stare dalla sua parte era proprio il suo grande nemico, che polemizzò apertamente con le autorità australiane.
Famosi poi i suoi atteggiamenti sul campo tra battute da sotto, simpatici colloqui con i fan delle prime file a cui chiedeva dove e come battere la prima palla di servizio. O cui scroccava un sorso di birra.
Ci sono state anche le rabbiose polemiche: in particolare con gli arbitri, che gli sono costate spesso sanzioni e multe. Stavolta per Kyrgios la questione è un po’ più seria e va nel penale. Nel gennaio 2021 il tennista avrebbe litigato pesantemente con la sua ex fidanzata di allora, la modella australiana di origine italiana Chiara Passari. Le cose sono finite nel modo peggiore per il tennista con una denuncia per aggressione e una richiesta di danni. La Passari ha presentato un’accusa molto circostanziata suffragata da perizie medico legali.
Stamattina, dopo due rinvii, la prima udienza. Kyrgios assente, impegnato a Tokyo nel torneo ATP dello Japan Ppen. I suoi legali, in compenso, hanno chiesto e ottenuto un rinvio per consentire una perizia psichiatrica del loro assistito. Al fine, dice l’atto, “di verificare le condizioni di salute psichiatrica e mentale del soggetto”. Facendo riferimento alle numerose dichiarazioni di Kyrgios che ha ammesso di avere avuto problemi di depressione e di dipendenza dall’alcol. I legali hanno chiesto ai giudici della magistratura di Canberra di rinviare il processo per produrre nuove prove e perizie a tutela del loro assistito. Richiesta accolta e processo rinviato a Febbraio.
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