Diego Maradona, oltraggio al ricordo: è successo nelle ultime ore. Uno degli episodi più iconici della sua carriera torna di moda
Ci sono alcune immagini che più di altre raccontano la carriera di Diego Armando Maradona. Certamente i due gol contro l’Inghilterra ai Mondiali 1986, quello di mano e quello in serpentina, ma anche i suoi trionfi con il Napoli in Serie A. E poi quello che ha fatto per i suoi tifosi, sotto le telecamere ma anche lontano.
Una delle storie più iconiche, ma anche assolutamente reale, è quella legata alla partita benefica che giocò nel fango dello stadio di Acerra nel 1985. Anche grazie ai soldi raccolti quel giorno, fui possibile aiutare Luca Quarto che allora era un bambino nato da pcoo e oggi è un adulto.
Ma ora lui torna a far parlare di sè per una ragione molto meno nobile. Come rigferisce infatti la stampa locale, è stato arrestato perché faceva il pusher a Bellaria Igea Marina, vicino a Rimini dove nel frattempo di è trasferito a vivere. Sarebbe stato sorpreso dai carabinieri di Bellaria Igea Marina mentre cedeva una dose di cocaina ad un imprenditore della zona. Poi in casa sua sarebbero stati sequestrati 50 grammi di cocaina, un bilancino di precisione, il materiale per il confezionamento e cinquemila euro in contanti, il probabile provento dell’attività di spaccio. Il processo è fissato il prossimo 24 ottobre e per lui il giudice ha disposto gli arresti domiciliari, revocandogli anche il reddito di cittadinanza.
Diego Maradona, oltraggio al ricordo: quel giorno del 1985 è passato alla storia
Luca Quarto aveva poco più di un anno fu portato in Svizzera dai genitori per un’operazione al palato, necessaria per risolvere un problema accusato alla nascita. Un’operazione possibile grazie alla raccolta fondi organizzata insieme al ‘Pibe de Oro’ as Ac4erra. Una partita per beneficenza, il 18 marzo 1985 in un campetto fangoso, dove adesso è stato realizzato un parco urbano e montata una statua un ricordo. Dovevano essere venduti 5mila biglietti, c’erano più di 10mila persone.
Nel 2002 Luca aveva incontrato il campione argentino nella trasmissione televisiva ‘C’è posta per te’. E qualche anno dopo parlando di quella giornata che non poteva ricordare ma gli era stata raccontata mille volte, aveva detto che Maradona per lui era come un padre.
Quel padre, reale, che si chiamava Gennaro ed è stato ammazzato in un agguato di camorra. Successivamente Luca si era trasferito a vivere a Rimini con la madre e oggi torna a far parlare di sé.