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Prezzo carburanti, cattive notizie in arrivo: questa davvero non ci voleva

Prezzo carburanti, la corsa al ribasso è finita: cattive notizie in arrivo. Rischiano di cadere nel vuoto i provvedimenti del governo italiano

Il prezzo dei carburanti negli ultimi tre mesi è andato incontro ad un’ininterrotta corsa al ribasso. Complice il taglio delle accise deciso dal governo italiano e prorogato fino ad ottobre, mettere benzina nel serbatoio da un certo momento in poi ha iniziato a costare meno.

Benzina (LaPresse)

Il prezzo dei carburanti in Italia da qualche mese a questa parte è diventato uno dei temi e degli argomenti più sentiti in assoluto dai cittadini italiani. Cittadini che nella stragrande maggioranza dei casi sono soliti spostarsi con la propria automobile.

Il 2022 infatti è stato ed è ancora un anno decisamente complesso, caratterizzato da un continuo rialzo dei costi del carburante alla pompa dovuto a molteplici fattori. Una situazione che ha pesato moltissimo sui bilanci delle famiglie e delle aziende del nostro Paese.

Uno scenario allarmante che ha spinto il Governo Draghi, come sappiamo, a prorogare continuamente l’unica misura messa in atto per cercare di contenere il rialzo dei prezzi, ovvero il taglio delle accise.

Lo stesso possiamo dire del bonus carburante che, come abbiamo potuto vedere è stato esteso anche a nuove categorie di lavoratori. Insomma, nel complesso l’Italia sta attraversando ormai da mesi un periodo di drammatica crisi economica.

Prezzo carburanti, scattano nuovi rialzi: automobilisti in allarme

Benzina (LaPresse)

Un periodo inquietante, reso ancora più complicato dal caro bollette, dai prezzi dei beni di prima necessità in continuo aumento e da altre difficoltà che arrivano dopo anni di Covid e restrizioni aggravate ulteriormente dallo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, lo scorso 24 febbraio

Per tutte queste ragioni sembra che la fase al ribasso dei prezzi dei carburanti che ha segnato l’intera estate stia ufficialmente terminando. Si assiste da qualche giorno a un cambio di rotta sui mercati petroliferi.

Prende corpo il timore di una recessione globale e questo ha spinto il barile sulla soglia degli 80 dollari. E non è tutto, perché si aggiungono anche i livelli di scorte, oggi drammaticamente bassi.

I prezzi dei carburanti alla pompa continuano comunque a scendere, ma è molto probabile una drastica e sgradevole inversione di tendenza nei prossimi giorni.

 

Vincenzo Maccarrone

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