Terza vittoria consecutiva della Lazio di Maurizio Sarri che batte nettamente lo Spezia e sale al secondo posto in classifica
Partita senza storia per la Lazio che, con Immobile regolarmente in campo dopo l’assenza forzata in nazionale fa il pieno anche contro lo Spezia raggiungendo il Milan al secondo posto in classifica.
Una risposta più che autorevole quella della formazione di Sarri dopo la vittoria del Napoli contro il Torino e quella del Milan, in trasferta, a Empoli.
La partita
La grande curiosità era per Ciro immobile, assente in entrambe le partite della nazionale di uefa Nations League e che anche con lo Spezia non avrebbe dovuto giocare. L’attaccante, invece, è regolarmente schierato tra i titolari fin dall’inizio della partita e risulterà decisivo.
Lazio-Spezia 4-0
Con Sarri squalificato, sostituito in panchina dal suo vice Martusciello, la Lazio impiega nemmeno un quarto d’ora per trovare il gol del vantaggio. Prima spreca un rigore proprio con Immobile che spara alle stelle il penalty concesso per un fallo che lo stesso attaccante si era procurato su Ampadu.
Il primo gol lo firma Zaccagni, al 12’, che chiude un bel triangolo con Felipe Anderson e insacca dopo avere evitato l’intervento di Ampadou. L’unica azione davvero pericolosa dello Spezia, paradossalmente, arriva quando il risultato era ancora sullo 0-0, poi i liguri scompaiono rapidamente dal campo.
Arriva il raddoppio firmato da Romagnoli su una corta respinta della difesa spezzina. E nel secondo tempo, praticamente, non c’è più partita. Dopo una raffica di sostituzioni tese soprattutto a risparmiare energie per la Lazio che in settimana sarà impegnata anche nelle coppe europee, arriva il terzo gol di Milinkovic Savic bravissima chiedere e ottenere triangolo a Zaccagni scartando Dragowski e insaccando a porta vuota.
Il serbo, in scioltezza, trova a tempo scaduto anche il quarto gol con un delizioso pallonetto. Gara davvero dominata, mai in discussione che consente alla squadra biancoceleste di agganciare il Milan e l’Atalanta, che giocherà più tardi, al secondo posto in classifica.
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