Bollo auto 2022 gratis, se rientri in queste categorie sei a posto: pagare la tassa è un obbligo, ma qualcuno può evitarlo senza multe
Di questi tempi, parlare di tasse obbligatorie con i rincari delle bollette che incombono sulle vite degli italiani significa andare a mettere sale su una ferita sanguinante. Eppure ci sono scadenze alle quali non ci possiamo sottrarre, come il pagamento del Bollo Auto. Eppure c’è un modo regolare per ‘evadere’, anzi tre.
Come è possibile avere il Bollo Auto 2022 gratis senza avere problemi con il fisco? Vediamo insieme le tre categorie di automobilisti esentati dal pagamenti. La prima è quella di chi acquista modelli ibridi e auto elettriche, quelli che assicurano una mobilità più sostenibile.
In Valle d’Aosta ci sono 5 anni di esenzione per le auto ibride, come in Liguria. Nelle Marche e in Puglia sale a 6 anni mentre in Lombardia è prevista una riduzione del 50% sul bollo per i primi 5 anni delle ibride immatricolate dopo il primo gennaio 2019. In Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Sicilia l’esenzione è per 3 anni come anche in Campania, Lazio e Abruzzo.
Ancora, in Piemonte le auto ibride non pagano il bollo per 5 anni dopo la data della prima immatricolazione, ma il motore termico deve avere una potenza inferiore ai 100 kW. Infine in Emilia-Romagna alle auto ibride è riconosciuta un’esenzione per 3 anni, fino a 191 euro per ciascun anno. Nelle altre regioni invece si paga.
Bollo auto 2022 gratis, tutti quelli che possono farlo rispettando perfettamente la legge
La seconda categoria che può ottenere il Bollo Auto gratis è quella delle auto storiche, cioè con almeno 30 anni di immatricolazione. In questo caso l’esenzione arriva in automatico e non bisogna presentare domanda. C’è però una tassa da pagare, quella per la circolazione forfettaria che varia tra gli 11 e i 30 euro in base al veicolo e alla Regione di residenza.
Infine sono esentati dal pagamento del Bollo Auto 2022 le persone alle quali è stato riconosciuto il beneficio della Legge 104 e i loro caregiver. Parliamo di persone con disabilità gravi, ma di riflesso anche i loro genitori, il coniuge della persona disabile, i
parenti o affini entro il secondo grado. Oppure ancora parenti o affini fino al terzo grado, se la persona disabile ha compiuto 65 anni o nel caso sua affetta da patologie invalidanti.
In questo caso è necessario presentare domanda all’ACI nelle seguenti regioni: Lazio, Lombardia, Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Puglia, Toscana, Umbria, Molise, Province autonome di Bolzano e Trento oltre alla Valle D’Aosta. In alternativa all’Ufficio tributi o all’Agenzia delle Entrate.