“L’emozione più grande di sempre”, Federica Pellegrini: il sogno si realizza. L’ex fuoriclasse del nuoto italiano è al settimo cielo
Non gareggia più da oltre un anno, Federica Pellegrini. Da quando cioè ha appeso cuffia e accappatoio al chiodo una volta per tutte chiudendo, non senza qualche rimpianto, una carriera a dir poco straordinaria. 
Ma in questo 2022 la Divina ha vissuto comunque momenti indimenticabili e straordinari legati non più ad eventi agonistici in piscina, quanto alla sua sfera più intima e privata.
L’avvenimento principe è senza ombra di dubbio il matrimonio con il suo compagno ed ex allenatore, Matteo Giunta, celebrato a Venezia qualche settimana fa e ampiamente documentato sui primcipali mezzi di informazione nazionale.
Ma se è vero che quando si diventa campioni una volta lo si diventa per sempre, Federica Pellegrini resterà in eterno la Divina del nuoto italiano, la fuoriclasse che per quasi vent’anni ha entusiasmato tifosi e appassionati grazie alle sue memorabili imprese.
Grande atleta, donna realizzata e ora perfino dottoressa. Non più tardi di 24 ore fa l’ex nuotatrice di Mirano ha ottenuto infatti uno straordinario riconoscimento, tanto prestigioso quanto gradito.
Federica Pellegrini, ora è anche dottoressa
La primatista mondiale dei 200 metri stile libero ha infatti ricevuto la laurea honoris causa in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate presso l’Università San Raffaele Roma.
Un titolo strameritato per Federica Pellegrini, che ha fatto dell’attività sportiva una ragione di vita. Il nuoto in fondo resta in cima ai suoi pensieri, come ha dimostrato in occasione degli ultimi campionati Europei che si sono disputati a Roma.
Con un post aparso sul suo profilo Instagram, la Pellegrini ha voluto immortalare il momento in cui le è estato consegnato il prestigioso diploma di laurea, attraverso uan cerimonia solenne andata in scena nell’aula magna dell’ateneo romano.
E insieme alle foto, la Divina ha postato una frase estrapolata dalla sua originale tesi di laurea.
“Sarà solo quando tutti acquisiranno la consapevolezza che le atlete hanno potenzialità che vale la pena utilizzare per rendere più facile per loro allenarsi al meglio e sentirsi finalmente comprese che avremo fatto un passo avanti decisivo per rendere la carriera sportiva delle donne altrettanto stimolante e soddisfacente di quella dell’atleta maschio“.
