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Van der Poel, danno e beffa: “Umiliato da molte bugie”

Il fuoriclasse olandese Mathieu Van der Poel arrestato in Australia poche ore prima dei mondiali di ciclismo per una controversa vicenda parla e spiega nei dettagli che cosa è accaduto

Non aspetta nemmeno di convocare una conferenza stampa, cosa che gli era stata consigliata dal suo stesso avvocato.

Van der Poel, multato dopo l’arresto di sabato notte in Australia (AP LaPresse)

Di fronte ai giornalisti che lo aspettano per avere la sua versione dei fatti, Van der Poel parla, si sfoga, ammette le sue responsabilità. Ma racconta anche di un episodio che ha ancora molti lati poco chiari. E che rischia di danneggiarlo pesantemente anche sotto l’aspetto umano.

Van der Poel parla…

Appena atterrato all’aeroporto di Schipol dopo un’interminabile volo intercontinentale dall’Australia, Van der Poel offre la sua versione dei fatti di quanto avvenuto la notte prima del mondiale australiano, Quando due pattuglie della polizia del South Wales lo prelevano dall’albergo per condurlo in commissariato con l’accusa di aggressione.

Gli stessi giornali australiani hanno stigmatizzato l’atteggiamento della polizia, definendolo eccessivo e controproducente per l’immagine del paese. Ma, di fatto, Van der Poel – costretto a ritirarsi dal Mondiale dopo una notte in bianco e quattro ore in caserma – si è visto rovinare uno dei momenti più importanti della sua carriera.

“Ho sbagliato, ma non sono stato aggressivo”

Mondiale rovinato arresto e processo per VDP (AP LaPresse)

“In vita mia non ho mai aggredito nessuno – dice il ciclista olandese – sono uscito dalla mia camera d’albergo, ho urlato, ho seguito quelle due ragazzine che continuavano a bussarmi alla porta e a tenermi sveglio chiedendo loro di smetterla. Ne ho presa una per il sbaglio chiedendole perché lo stesse facendo. Volevo solo che la smettessero… Ero esasperato. E ho sbagliato, perché avrei fatto meglio a rivolgermi direttamente alla reception. Avrei dovuto essere io a chiamare la polizia e mettere nei guai i loro genitori. Ma erano solo due ragazzine, pensavo di potermela cavare da solo. L’Australia? Me l’aspettavo diversa, ma tanto non ci tornerò per un bel pezzo”.

Oltre al danno di una condanna penale che lo obbliga al pagamento di un migliaio di euro di sanzione Van der Poel, infatti, si è visto restituire il passaporto il cui visto è stato bloccato per i prossimi tre anni. Niente gare né vacanze in Australia per lui.

Nel frattempo i genitori delle due ragazzine protagoniste del controverso episodio hanno diffuso on line un video nel quale si vede VDP, furioso e in mutande, che entra nella loro camera d’albergo per lamentarsi del comportamento delle due adolescenti.

Mauro Marchina

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