Dopo il clamoroso arresto e il ritiro dai Mondiali di ciclismo, Mathieu Van der Poel ha affrontato il giudizio di un tribunale australiano
Si discuterà molto di quanto avvenuto ai Mondiali di ciclismo di Wollongong, non solo e non tanto per la vittoria di Evenpoel, ma soprattutto per quanto accaduto a Mathieu Van der Poel.
Il fuoriclasse olandese, uno dei grandi favoriti della sfida più attesa dell’anno, si è ritirato dopo nemmeno mezz’ora di gara dopo avere trascorso tutta la notte in una stazione di polizia.
Van der Poel era andato su tutte le furie la notte tra sabato e domenica nel suo albergo, mentre cercava di dormire prima della gara. Alcuni ragazzini continuavano a scorrazzare nel corridoio, facendo chiasso e bussando alla sua porta. U
scito dalla sua camera il ciclista olandese ha commesso l’errore di reagire in modo aggressivo, strattonando una ragazzina e spintonandone un’altra. I genitori sono intervenuti chiamando la polizia, e il ciclista è finito al commissariato.
In gara senza avere dormito, dopo una nottata di discussioni, nervosissimo e in pessime condizioni emotive, Van der Poel si è ritirato dalla gara scuro in volto e senza rilasciare dichiarazioni. Il ciclista, senza passaporto e con l’obbligo di presentarsi davanti ai giudici oggi stesso, è stato convocato in tribunale per rispondere dell’accusa di aggressione e lesioni.
Viste le circostanze particolari del caso il giudice del tribunale locale di Sunderland – competente per quanto avvenuto nel ritiro della nazionale della squadra olandese in un albergo di Brighton-Le-Sands – ha accolto la richiesta dei legali del ciclista di anticipare i tempi dell’udienza. La prima parte del processo si è tenuta questa mattina. Il ciclista olandese è stato condannato a 1500 dollari australiani di multa per avere strattonato una ragazzina di 13 anni e spintonato un’altra di 14 (rispettivamente 1000 e 500 dollari australiani per queste due accuse, poco più di mille euro). Il ciclista ha ammesso le sue responsabilità e il giudice Hugh Donnelly lo ha condannato.
Contestualmente però VDP e i suoi avvocati hanno presentato ricorso. Chiedono un’azione nei confronti dei genitori delle ragazzine che lo hanno pesantemente danneggiato su un piano umano e sportivo. Van der Poel ha ottenuto il suo passaporto, che era stato trattenuto, e ora può ripartire e lasciare l’Australia. Ma non lo farà prima della sentenza di domani che potrebbe anche annullare la sentenza.
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