Olimpiadi, c’è una candidatura eccellente e inattesa: sarebbe la prima volta

Stando a indiscrezioni confermate anche dai quartieri generali del CIO, l’edizione delle Olimpiadi estive del 2036 – ancora da assegnare – vantano una candidatura straordinaria

Potrebbe essere la prima volta di un paese africano e di lingua araba a ospitare le Olimpiadi. E potrebbe accadere nel 2036.

Il CIO, comitato olimpico internazionale, ha confermato di avere ricevuto una richiesta ufficiale di informazioni da parte dell’Egitto per presentare una candidatura ufficiale all’organizzazione delle Olimpiadi estive.

Olimpiadi, si candidano Il Cairo e l’Egitto

Lo scorso anno, con una formula di assegnazione del tutto nuova rispetto a quelle precedenti, il CIO aveva assegnato i giochi estivi del 2032 alla città australiana di Brisbane. Che nell’ordine seguirà i giochi di Parigi (2024) e Los Angeles (2028). Da tempo si parla della volontà del CIO di portare per la prima volta nella loro storia le Olimpiadi in Africa. Ma le numerose candidature presentate a tutt’oggi erano state scartate nel ‘bidding process’, la lunga fase di valutazione di progetti e strutture.

C’è anche una proposta italiana

L’Egitto ha in programma una candidatura forte che riguarda la capitale Il Cairo. Il presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi ha già dato il via libera per avvallare il processo, confermato anche dal ministro nazionale dello sport Ashraf Sobhi.

Le modalità di valutazione delle candidature per le Olimpiadi del 2036 non sono ancora iniziate. Così come deve ancora essere definita la sede dei giochi invernali del 2030, che raccoglierà il testimone da Milano e Cortina: in corsa ci sono Sapporo, Salt Lake City e Vancouver. Tutte sedi che hanno già ospitato le Olimpiadi invernali almeno una volta.

Per quanto riguarda le Olimpiadi estive del 2036 le prime valutazioni inizieranno già prima della fine di quest’anno. Le dichiarazioni di interesse sono almeno una dozzina tra le quali anche quelle di Doha, Istanbul e di Firenze e Bologna, che hanno presentato l’ipotesi di una candidatura congiunta.