NBA shock, un big sospeso per un anno: il motivo è clamoroso. A meno di un mese dal via della stagione cambia davvero tutto
Lo sport professionistico americano ci ha abituato a ben altri scandali, a cominciare dalle violenze sulle atlete della Nazionale di ginnastica artistica. però la storia che arriva nelle ultime ora dalla NBA è il sapore dello shock vero.
A meno di un mese dal via della stagione, che scatterà il 19 ottobre prossimo, i Boston Celtics finalisti nel 2022 perdono il loro allenatore capo. Nessun divorzio, almeno in campo, e nessuna causa in atto. Semplicemente Ime Udoka, che alla sua prima stagione NBA era riuscito quasi nell’impresa di riportare il titolo al Garden, è stato sospeso per un anno dal club.
Il motivo? Aver violato le politiche di squadra perché avrebbe intrattenuto una relazione “consensuale e intima” (ripetiamo, consensuale), come riporta la stampa americana, con una componente del suo staff. Le regole del club lo proibiscono e in più dovrà anche trovare una spiegazione per sua moglie ma quelli sono problemi suoi.
NBA shock, un big sospeso per un anno: i Celtics in mano ad un esordiente
Quello che conta è sapere che i Boston Celtics hanno perso la loro guida tecnica e dovranno ripartire. Lui intanto ha parlato con un comunicato: “Voglio scusarmi con i nostri giocatori, tifosi, l’intera organizzazione dei Celtics e con la mia famiglia per averli delusi. Mi spiace aver messo la squadra in questa difficile situazione, per cui accetto la decisione della franchigia. Per rispetto nei confronti di ogni parte coinvolta non ho altri commenti al riguardo”.
Ma adesso cosa faranno i Celtics che già hanno perso un elemento importante come Danilo Gallinari, fuori praticamente per tutta la prossima stagione causa crociato rotto? La squadra sarà affidata a Joe Mazzulla e non è solo una soluzione temporanea, perché toccherà a lui provare ad andare di nuovo in finale per l’anello.
Trentaquattro anni, ex buon giocatore con l’università di West Virginia, la sua ultima esperienza come allenatore capo è stata a Fairmont State, un college di II Divisione tre anni fa. Con West Virginia da giocatore era arrivato alle Final Four, giocando da titolare, ma la NBA non l’ha mai vista perché finito il college ha cominciato subito ad allenare. E ora la più bella avventura della sua vita.