MotoGP in Giappone, Bagnaia gela tutti: “Non credo di averne bisogno”. Alla vigilia delle prime prove a Motegi il ducatista attacca
Quando sembrava tutto finito, perché 91 punti di distacco da Fabio Quartararo erano pesanti, la Ducati e Pecco Bagnaia hanno trovato la forza per reagire. Nelle ultime cinque gare 120 punti in carniere e un margine di soli 10 punti per il francese a cinque gare dalla fine dicono che tutto è possibile.
Il primo a saperlo è proprio Bagnaia che come gli altri è tornato a Motegi tre anni dopo l’ultima volta del Motomondiale in Giappone. E fin dalla vigilia gela tutti, chiarendo un concetto a lui molto caro: “Non credo di aver bisogno di aiuto per stare davanti e passare Quartararo. Voglio vincere in pista, non perché mi fa passare qualcuno. Io su questo sono stato chiaro, voglio stare davanti e penserò solo a questo”.
La mente torna alle due ultime gare e alle sue lotte con Enea Bastianini che si ritroverà di fianco da febbraio nel Team Ducati Factory. “Lui è uno di quelli con più talento in griglia e sicuramente cercherà di lottare e arrivare nella top-3 del campionato. Ma ora che è a -48 resta lontano, anche se io ho recuperato tanti punti in poche gare”.
In ogni caso Pecco è convinto he la Ducati complessivamente sia la moto da battere e di avere a disposizione tutto quello che gli serve per centrare il risultato pieno a fine stagione. Il meteo annuncia pioggia, forse bufera, ma non lo spaventa: “In Indonesia con quelle condizioni non sono stato veloce. Cercherò di girare tanto sul bagnato per capire come si comporta la moto”.
L’altra faccia della medaglia è Fabio Quartararo che ormai si sente braccato da vicino, anche perché alle sue spalle premono pure Aleix Espargarò con l’Aprilia e Bastianini. Dopo la doppia caduta di domenica scorsa ad Aragon, tra gara e rientro ai box, ha preso tre giorni per riposarsi e cercare di guarire dalle abrasioni che non dovrebbero dargli problemi.
Per il resto, il francese è fatalista: “Cosa posso farci se il vantaggio su Pecco è sceso solo a 10 punti? In realtà tutti spingiamo come matti e anche Enea vuole vincere il mondiale. Lo trovo un pilota eccezionale, fortissimo. Non credo sia realmente in lotta per il titolo ma sicuramente è un rivale”.
Lui però ha deciso che non cambierà tattica solo perché gli altri sono così vicini: “Cerco sempre di andare al massimo, l’ho imparato nel 2020. Quest’anno vale lo stesso, non ho un grande vantaggio ma spingerò al 100% per cinque gare, esattamente come prima”.
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