Formula 1, l’annuncio di Toto Wolff sorprende tutti: “Non so perché sia finita cosi”. Il team principal della Mercedes affronta un tema importante
A tenere banco nelle ultime settimane nel Circus è stata la trattativa tra la Red Bull e la Porsche. I due colossi sportivi e motoristici, però, non hanno trovato un’intesa per il 2026.
Il campionato 2022 è ormai una formalità per la Red Bull. La Formula 1 ha vissuto quest’anno sia il ritorno al vertice della Ferrari che la conferma a livelli stratosferici della scuderia anglo-austriaca. Christian Horner può dormire sogni tranquilli e aspetta solo la matematica per festeggiare il doppio titolo iridato. Se per quanto riguarda Max Verstappen si tratterà del bis, sul fronte Costruttori sarà una “nuova” prima volta, visto che lo scorso anno trionfò la Mercedes. Le “lattine energetiche” non salgono sul gradino più alto riservato ai team dal 2013, ultimo squillo dell’era Vettel. L’attesa è tanta, così come la programmazione per il futuro. Questa stagione ha segnato una grande sfida per Milton Keynes, specie dopo l’uscita di scena di Honda. Senza un motorista ufficiale, i ragazzi di Adrian Newey hanno deciso di costruirsi in casa la propria power unit. A vedere il rendimento sembra che l’esperimento sia riuscito alla grande.
Ora lo sguardo è rivolto già verso il 2026, vero punto di svolta del regolamento sui motori. Rivisitazione profonda dell’ibrido, scomparsa dell’MGU-H e potenziamento dell’MGU-K (fornirà il triplo di cavalli), oltre all’utilizzo di carburanti ecologici sempre più evoluti. Questa grande sfida sarà accettata da Audi, che è pronta a sbarcare in F1. Stesso percorso lo avrebbe dovuto compiere l’altro prestigioso marchio del gruppo Volkswagen, ovvero Porsche. L’accordo per le forniture alla Red Bull delle power unit sembrava ad un passo e invece è arrivata una clamorosa rottura. Secondo quanto riferito qualche giorno fa da Christian Horner non c’erano i presupposti per incastrare gli interessi di tutti. Sull’argomento si è espresso anche il grande rivale Toto Wolff, parte in causa vista al concorrenza della Mercedes.
“Il loro matrimonio non ha funzionato per ragioni a me sconosciute. Penso che sia una strategia molto audace – ha spiegato il manager austriaco alla testata Autosport – vedremo cosa succederà nel ’26-’27-’28, essere autosufficiente è una condizione che Red Bull ha sempre desiderato”.
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