Nazionale, l’incredibile annuncio di Mancini: sono rimasti tutti a bocca aperta. Il commissario tecnico ha voluto lanciare un messaggio
In vista delle due sfide di Nations League l’Italia si prepara a fare alcuni cambiamenti. Il nodo centrale resta sempre l’attacco, povero di grandi interpreti ormai da tempo.
L’Italia si prepara ad affrontare un doppio impegno ravvicinato di Nations League. Gli Azzurri se la vedranno venerdì sera con l’Inghilterra, nella splendida cornice di San Siro e poi voleranno a Budapest per affrontare l’Ungheria, lunedì sera (26 settembre). Qualcosa da cambiare c’è visto che l’esclusione dai Mondiali ha portato ad un nuovo corso obbligatorio. Roberto Mancini, dopo qualche titubanza, si è convinto ha rispettare il proprio contratto, portando avanti un lavoro che sembrava essersi bruscamente interrotto. L’imperativo è ritrovare la magia dell’Europeo, quando la Nazionale esprimeva un bel gioco ed era vincente. Negli ultimi 15 mesi ne sono cambiate di cose, ma alcuni dei capisaldi di quello spogliatoio sono ancora presenti. Le convocazioni del ct hanno visto l’inserimento anche di diversi giovani, per provare a mischiare un po’ le carte. Il reparto che offre maggiori soluzioni è senza dubbio il centrocampo. Gli infortuni di Pellegrini e Verratti hanno portato alla doppia convocazione di Frattesi e Salvatore Esposito, talento scuola Inter in prestito alla Spal. Con Tonali e Barella la mediana è comunque in buone mani.
Quello che preoccupa Mancini, così come i tifosi dell’Italia è l’attacco. Anche nella vittoria europea si era palesato un problema piuttosto evidente con i gol del centravanti. La vena di Chiesa e Insigne fu fondamentale per portare casa la competizione. Né Immobile né Belotti hanno mai convinto appieno. Gente come Scamacca e Raspadori non sembra ancora pronta per prendere in mano un reparto così delicato. L’allenatore della Nazionale lo sa bene e in conferenza stampa non ha usato mezze misure, riconoscendo l’esistenza del problema.
“L’unico che gioca titolare da tempo è Immobile, per il resto è anomalo che in Serie A ci siano così tanti attaccanti stranieri. Le grandi squadre ragionano così da un po’ di tempo, ma spero non sia un processo irreversibile e che presto possano uscire 2-3 attaccanti per il futuro dell’Italia. Non è un problema piccolo”. Di tempo ce n’è visto che purtroppo in Qatar non saremo presenti. Rifondare il prima possibile è l’unico imperativo.
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