Bagnaia svela un segreto di Valentino: “Glie l’ho chiesto, mi ha detto no”. Pecco nella rincorsa a Quartararo può giocarsi un jolly
Arriva da una striscia di quattro vittorie consecutive tra Assen, Silverstone, Red Bull Ring e Misano, che gli ha riaperto le porte del sogno iridato. E ora che il Motomondiale sbarca ad Aragon, dove ha trionfato un anno fa, Francesco Bagnaia non può tirarsi indietro anche perché mancano solo sei appuntamenti alla fine.
Questo è un Pecco nuovo, che non patisce la pressione perché ha maturato una coscienza diversa delle sue potenzialità e sa di avere a disposizione la moto più competitiva. Cosa manca quindi per agganciare definitivamente Quartararo? Lui a Sky Sport svela quello che sarebbe il suo sogno. Un segreto di Valentino Rossi che nessuno conosceva.
“Gli ho chiesto di farmi da coach, ma mi ha detto di no, ancora non se la sente. Vediamo se nel tempo riuscirà ad aiutarmi ancora. Mi ha risposto che quando verrà alle gare mi aiuterà ma vorrei che lo facesse più spesso, è bravo come coach. Secondo me ci sono quattro piloti che possono fare davvero la differenza: Valentino Rossi, Casey Stoner, Dani Pedrosa e Jorge Lorenzo. Credo che Stoner e Rossi possano essere due vantaggi immensi nel ruolo di coach”.
Intanto però al suo fianco c’è sempre la fidanzata, Domizia, che non lo molla mai un attimo, nemmeno ai box. Una presenza fondamentale, come ammette lo stesso Pecco, perché riesce a rasserenarlo nei momenti più complicati.
E lei conferma: “Prima che salga in moto gli ripeto sempre di stare sereno. Molte volte la tensione cancella tanti sentimenti e tante convinzioni del pilota. Quello che conta di più è restare sereni, sapere che tutto è al posto giusto, è la cosa che ti fa affrontare i problemi nel miglior modo possibile. Gli basta essere se stesso”.
Nella chiacchierata Bagnaia ha anche svelato cosa lo lega agli altri rivali. Con Quartaro si conoscono da ragazzini: era il 2010 e già si sfidavano, ma le loro famiglie sono sempre andate molto d’accordo e per questo c’è massimo rispetto. E gli altri italiani? “Con Enea ho sempre avuto un buon rapporto, anche qui sin da quando eravamo bambini. Questa è una generazione di un livello altissimo, basta citare Marini, Ferrari, Bezzecchi, Rinaldi. Ma essere in squadra con Bastianini mi fa un certo effetto”
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