Immagine emblematica della Juventus, Dusan Vlahovic a testa bassa (AP LaPresse)
Non basta un buon secondo tempo alla Juventus per battere la Salernitana, la squadra di Allegri si accontenta di un pareggio
Bruttissimo primo tempo della Juventus. Meglio la ripresa. Ma non basta una Juventus a mezzo servizio, nella quale spiccano anche molti errori dei singoli, per battere la Salernitana.
Solita gara di grande generosità da parte della squadra di Nicola, due gol nel primo tempo in una prestazione gigantesca. La vera Juve si vede nel secondo tempo, ma non è sufficiente per vincere.
Una Juventus in forte crisi di risultati, reduce dalla sconfitta in Champions League contro il Paris San Germain e che nelle ultime tre partite di campionato ha conquistato una sola vittoria contro lo Spezia, ospita la Salernitana. Una partita che diventa importante per capire le reali condizioni della squadra bianconera davvero in grande difficoltà e alle prese con molte assenze.
Il primo tempo della Juventus è davvero imbarazzante. Se si eccettuano un paio di azioni offensive costruite in modo particolare con Miretti la squadra bianconera fa davvero pochissimo impegnando Sepe solo in un paio di occasioni. Vlahovic non riceve mai palloni davvero interessanti. Kostic fatica a trovare spazio. La Salernitana capisce che si può addirittura osare qualcosa di più e approfitta di alcuni clamorosi errori per firmare un doppio vantaggio, del tutto imprevisto, nei primi 45 minuti di gioco.
Prima sono Paredes e Cuadrado a concedere palla alla squadra avversaria che Mazzocchi crossa in profondità per la correzione in rete di Candreva. La Juve trova il pareggio al 39’: ma l’arbitro annulla senza nemmeno passare dal VAR per posizione irregolare di Vlahovic sull’assist di Kean. Allo scadere del primo tempo, su un altro errore di Paredes, Bremer devia con la mano un tiro di Piatek. É calcio di rigore che lo stesso Piatek trasforma.
I tifosi della Juventus nel secondo tempo vedono una squadra completamente diversa. Molto più aggressiva e concentrata. Subito il gol che riapre la partita: cross di Kostic dalla sinistra e colpo di testa di Bremer che insacca. Fioccano le occasioni per la Juve con Paredes, Vlahovic e a più riprese nel finale con Milik lamentando anche un episodio dubbio in area ai danni di Vlahovic.
Finale palpitante con Perin costretto ad intervenire su un paio di efficacissime controffensive della Salernitana e Juventus comunque pericolosa, in più occasioni: sfortunata quando nel finale Milik – di gran lunga il migliore dopo il suo ingresso dalla panchina – scheggia la traversa. Tante offensive, non ordinatissime ma generose. Fino a quando un intervento molto scomposto di Vilhena su Alex Sandro decreta il rigore che Bonucci trasforma sulla iniziale respinta di Sepe.
Finale incredibile con un gol a recupero ormai esaurito che Milik insacca sul filo del fuorigioco. Check del VAR mentre in campo si scatena il finimondo tra discussioni davvero molto aggressive. Gol annullato per fuorigioco – c’è un tocco di Bonucci – Milik inizialmente espulso (provvedimento poi annullato come il gol). Poi espulso anche Allegri in un clima di confusione generale. Partita che va avanti in stile corrida fino al minuto 102’…
Ma è di nuovo solo un pareggio per la Juventus, ed è pesante. Altri punti persi rispetto a Napoli, Inter e Milan. Squadra che esce nel malumore del suo Stadium. Per la Salernitana un punto che vale comunque una grandissima impresa.
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