Una partita di grandissima autorevolezza premia l’Italia che conquista la finale dei mondiali di pallavolo maschile, affronterà la Polonia
Se quella con la Francia era stata la vittoria del cuore, dettata da una feroce determinazione in una gara equilibratissima e incerta fino alla fine, la semifinale contro la Slovenia è una vera partita capolavoro da parte dell’Italia della pallavolo maschile.
Gli azzurri di Fefè De Giorgi conquistano per la prima volta dopo 24 anni una finale mondiale, inutilmente inseguita da tempo e conquistata con pieno merito al termine di una semifinale dominata contro la Slovenia, 3-0 (25-21, 25-22, 25-21).
I campioni europei si confermano in uno stato di grazia assoluto giocando una pallavolo potente, moderna, imprevedibile cui la Slovenia – una ottima squadra per altro – non riesce mai in alcun modo a tenere testa. Siamo lontani da una squadra straordinaria, l’unica capace di vincere tre ori mondiali di fila sotto la guida di Velasco prima e di Bebeto poi 24 anni fa. Quella generazione di fenomeni era il frutto di un ciclo consolidato e di una squadra che vantava giocatori che avrebbero fatto storia. Gli stessi che oggi allenano le migliori formazioni del mondo.
Ma gli Azzurri di De Giorgi, guidati da Simone Giannelli in regia, e sorretti straordinariamente da Balaso in ricezione – è proprio il libero forse il migliore in campo in assoluto anche in semifinale – dimostrano di non avere nulla da tenere. Nemmeno in finale contro la Polonia padrona di casa, in quella che sicuramente si rivelerà un’autentica bolgia.
Una partita dominata dall’inizio alla fine, da un punto di vista di gioco e statistico. Azzurri superiori al servizio, in ricezione e semplicemente incontenibili in attacco dove Gianelli ha diversificato tutta la gamma di offensive possibili senza mai dare una chiave di lettura al muro avversario. Migliorabile il dato al servizio (11 errori) a fronte di una scelta tattica di spingere moltissimo sulla prima palla. Lavia miglior realizzatore con 15 punti, ben sorretto da Romanò (12).
La finale è in programma questa sera alle 21 a Katowice, in una Spodek Arena impressionante. Una partita che ha il sapore di una grandissima impresa. L’avversario è la Polonia – campione in carica – allenata da Nikola Grbic, vittoriosa 3-2 sul Brasile (23-25, 25-18, 25-20, 21-25, 15-12). Una gara durissima dal punto di vista ambientale.
Ma che gli Azzurri possono davvero pensare di gestire con la stessa spregiudicatezza che li ha visti trionfare allo scorso Europeo. In quell’occasione la Polonia (sconfitta in semifinale dalla Slovenia) e l’Italia non si incrociarono mai…
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