Ferrari, il futuro di Binotto è in bilico? La decisione spiazza i tifosi. Da più parti si invocano cambiamenti al vertice in vista della prossima stagione
L’attesa per il Gran Premio d’Italia è alle stelle. Nell’anno del centenario dell’autodromo di Monza, i milioni di tifosi della Ferrari e appassionati di Formula 1 sognano di vedere domenica pomeriggio una Rossa tagliare per prima il traguardo dello storico circuito.
I risultati delle prove libere fanno ben sperare in vista della gara: sia Charles Leclerc che Carlos Sainz sembrano velocissimi sia sul giro secco che sul passo gara.
Ma nel frattempo, oltre a chiudere al meglio questa stagione che comunque rispetto alle precedenti ha visto finalmente un ritorno della Ferrari ad alti livelli, il management del team di Maranello è già proiettato al 2023, l’anno in cui le Rosse dovranno compiere l’ultimo decisivo salto di qualità e riportare in Italia il titolo mondiale di Formula 1.
Per questo si ragiona su possibili eventuali cambiamenti da apportare in vista di una stagione in cui non saranno più tollerati gli errori che hanno tarpato le ali a Charles Leclerc in alcuni momenti chiave del campionato.
Inutile sottolineare come da più parti si chieda il licenziamento in tronco dell’attuale team principal, Mattia Binotto, principale responsabile di tutte le strategie che vengono elaborate e pensate ai box.
Ferrari, Binotto via a novembre? Risponde John Elkann
La posizione del manager italo-svizzero sembra in effetti molto meno stabile rispetto all’inizio della stagione, quando la Ferrari con la sua partenza a razzo ha fatto credere di poter vincere il titolo mondiale quasi a mani basse.
Ma il ritorno in grande stile della Red Bull e qualche errore madornale di strategia ha riportato tutti alla realtà. E oggi c’è chi invoca l’allontanamento di Mattia Binotto a fine stagione, considerato il maggiore responsabile degli insuccessi della Rossa.
A prendere la parola sul tema è il grande capo del team di Maranello, il presidente del gruppo Stellantis John Elkann.
Il quale in un’intervista rilssciata alla Gazzetta dello Sport non chiude affatto la porta a un possibile avvicendamento: “Fiducia e riconoscenza per il lavoro di Binotto, ma il gruppo deve maturare. Al momento giusto faremo nel nostre valutazioni“.