Lutto in Serie A, è morto un amatissimo protagonista del passato: tifosi in lacrime. Con i suoi numeri faceva impazzire le folle
Il mondo della Serie A è in lutto perché ha perso un altro dei grandi protagonisti che ne hanno scritto la storia. Non solo chi vince scudetti e Champions è ricordato dai tifosi. A 82 anni è scomparso infatti Giorgio Maioli, un nome che dice moltissimo soprattutto ai tifosi di due squadre, Verona e Foggia.
Maioli in effetti ha scritto pagine nella storia della società scaligera ma anche in quella rossonera, soprattutto negli anni ’60. Nato il 18 giugno 1940 a Verona, era cresciuto come calciatore nel San Zeno prima di passare a16 anni al Verona e svolgere lì tutta la sua carriera nelle Giovanili.
La prima svolta nel 1960 quando per farlo crescere i veneti lo mandarono una stagione a Napoli, ma lì collezionò soltanto 9 presenze. Poi il ritorno a casa dal 1961 al 1964:con la maglia del Verona 97 cominciò a mostrare la sua classe, i suoi guizzi di mezz’ala offensiva e imprendibile: 97 presenze e 16 gol.
Fisico asciutto, magro ma non alto, Giorgio Maioli ebbe la sua consacrazione definitiva con la maglia del Foggia tra il 1964 e il 1971 Foggia. Ben 212 presenza, anche qui con 16 gol, ma soprattutto la fama fi giocatore imprendibile. per qualcuno era diventato ‘Il professore’, per altri ‘Gambadilegno’ perché quando partita in dribbling era difficile portagliela via.
Era stato grande protagonista nella storica vittoria del Foggia il 31 gennaio del 1965, quando i rossoneri superarono 3-2in casa la leggendaria Inter di Helenio Herrera. Con
Oronzo Pugliese in panchina prima e con Maestrelli poi diventò un idolo per i tifosi. Poi il ritorno a Verona nel 1971 per due stagione e infine la chiusura della carriera nel Lecco. Fu di nuovo con il suo storico club alla fine degli anni ’70 come collaboratore del Settore Giovanile.
Il Verona lo ha voluto rricordare così sui social: “Il presidente Setti e tutto il Club si stringono attorno alla famiglia di Giorgio Maioli, grande ex gialloblù che ci ha lasciati oggi. Ha onorato questi colori, tra il 1959 e il 1980, come centrocampista, poi come vice allenatore e infine come mister delle giovanili”.
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