“Lui è meno importante”, Verstappen-Hamilton: l’ha detto davvero. I due piloti continuano a pungolarsi nonostante la distanza in classifica
Quando una rivalità tra due grandi campioni è profonda, radicata e sentita, diventa quasi irrilevante che i diretti interessati siano in lotta per uno stesso obiettivo. L’esempio più lampante in tal senso è rappresentato dallo scontro tra due fuoriclasse come Max Verstappen e Lewis Hamilton.
Il giovane pilota olandese, campione del mondo in carica, sta per conquistare il secondo titolo concecutivo al volante della sua Red Bull e culla il sogno di ereditare l’egemonia esercitata a lungo dal 37enne fuoriclasse inglese.
Ad Hamilton però questa prospettiva non piace granchè: i suoi rapporti con Verstappen sono da sempre segnati da una conflittualità perenne che non accenna a spegnersi con il passare del tempo.
Per questo motivo, nonostante in questo 2023 il dominio della Red Bull sia stato schiacciante, da parte di Hamilton non c’è mai stato un chiaro riconoscimento del valore e delle qualità dell’avversario.
Tanto che nel rispondere alla domanda di un giornalista, su quanto fosse impressionato dalle doti di Verstappen, Hamilton ha replicato con una puntura di spillo: “Più che altro mi impressiona la competività dell Red Bull: hanno realizzato davvero una gran macchina“.
Verstappen-Hamilton, quando la rivalità va oltre la classifica
Puntuale, come un orologio svizzero, è arrivata la controreplica di Verstappen che ha colto l’occasone di rispondere per le rime al suo grande rivale: “Molto in Formula 1 è dovuto alla squadra e alla macchina, ovviamente, ed è anche la maniera in cui Lewis ha vinto i suoi campionati”.
Il dardo intriso di veleno è dunque partito. Anche se subito dopo il campione olandese ha in parte corretto il tiro: “In Formula 1 è così. La macchina è importantissima, ma credo che quando sei un pilota eccezionale, come ovviamente lo è anche Lewis, fai la differenza rispetto al tuo compagno di squadra”.
Dunque, la macchina è la componente più importante ma il pilota ha giustamente i suoi meriti: “I campioni fanno la differenza rispetto ad altri piloti veloci ma non altrettanto bravi. Quindi la macchina è dominante in Formula 1 – ha concluso Verstappen – ma naturalmente tra i compagni di squadra solo uno può vincere”.