Calcio

Ha un parco macchine esagerato, ma non la patente: il nome del calciatore lascia a bocca aperta

Immaginate come sarebbe possedere un parco auto da urlo senza però poter guidare. Sembra una contraddizione ma così non è, visto che nel mondo del calcio è una situazione piuttosto comune: un nome in particolare ti lascerà senza parole!

L’esame della patente è un qualcosa con cui tutti o quasi prima o poi dovranno misurarsi. C’è chi però non sembra avere nessuna intenzione di misurarsi con il tanto discusso test teorico: ecco di chi si tratta.

Parco auto di lusso (Up Cars)

Gli spostamenti con la macchina sono praticamente per tutti all’ordine del giorno e in questo anche i calciatori non fanno eccezione. A parte nella sfera privata, ogni giocatore ha bisogno di un auto per raggiungere il centro sportivo della propria squadra dove tutti i giorni o quasi si svolgono gli allenamenti. Pur potendosi permettere l’auto dei propri sogni, non tutti però hanno intenzione di superare l’ostacolo dell’esame.

Tra i calciatori più iconici del passato senza patente c’è da menzionare sicuramente Ronaldinho. Il fantasista brasiliano, autentico giocoliere con la palla al piede, ha da sempre avuto una gran paura di mettersi al volante. Per questo motivo ai tempi della sua esperienza al Milan si faceva scarrozzare da una parte all’altra da suo cugino Thiago, diventato ufficialmente il suo autista personale.

Al momento invece un altro che non può ancora guidare è l’attaccante del PSG Kylian Mbappé. L’attaccante francese possiede un parco auto incredibile: una Ferrari 488 Pista (più di mezzo milione di euro), un paio di Audi (una R8 e una RS7), una Range Rover, una Mercedes Classe V e altri veicoli più “economici”. Tutte macchine che però lascia guidare all’autista personale messo a disposizione 24 ore su 24 dal club parigino.

Il giocatore di Serie A non può ancora guidare: ecco la presa in giro dei compagni di squadra

Anche in Serie A c’è però un giocatore che, nonostante abbia tutte le carte in regola, non ha ancora preso la patente. Una scelta singolare che ha suscitato l’ilarità dei suoi compagni di squadra, pronti a prenderlo in mezzo in ogni momento per questo motivo. Si tratta del terzino del Napoli Mario Rui, in Italia da ormai più di dieci anni da quando il Parma lo strappò al Benfica.

Mario Rui (Ansa)

Nella sua esperienza nel nostro Paese ci sono state poi in successione Gubbio, Spezia, Empoli, Roma e infine proprio gli azzurri. Nonostante ciò, il portoghese gira sempre in taxi oppure si fa scarrozzare dalla moglie. Tanto che in un video promozionale per Amazon, i suoi compagni di squadra aprono per lui un pacco regalo con all’interno una macchinina giocattolo.

“È per Mario Rui – dice nella clip Zielinski – lo conosco da sette anni e non ha ancora preso la patente”.

Riccardo Garruto

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