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Auto elettriche, Italia fanalino di coda: i numeri ufficiali parlano chiaro

Auto elettriche, Italia fanalino di coda: i numeri ufficiali parlano chiaro. Continua a farla da padrone il mercato delle vetture a motore endotermico

Il mercato dell’auto, almeno in Italia, continua a favorire la automobili dotate di motore endotermico. Le vetture mosse dai tradizionali combustibili fossili (benzina e diesel) la fanno ancora da padrone, in barba al cosiddetto principio dell’eco-sostenibilità e della transizione ecologica.

Auto elettriche (Ansa)

Dunque, le auto elettriche non fanno breccia sugli automobilisti italiani. Il mese di agosto ha fatto registrare un calo del 30% delle vendite rispetto allo stesso mese del 2021, una percentuale di tutto rispetto.

Ma più in generale c’è stato un forte calo di acquisto di veicoli con motore a batteria, compresi anche gli ibridi plug-in, nel nostro Paese. Un andamento in totale controtendenza, rispetto a quello fatto registrare del resto d’Europa.

Entrando più nel dettaglio, lo scorso mese sono state vendute 4.961 vetture con la spina, rispetto alle 6.476 dell’anno scorso.

Arrivando solo a 2.278 nuovi veicoli elettrici e 2.683 ibridi plug-in, in quest’ultimo caso con una perdita di poco più del 17% sul 2021. Nel complesso, la quota di mercato è rimasta ferma al 6,93%.

Tra le vetture a zero emissioni più vendute resiste la Fiat 500 elettrica con un immatricolato pari a 4.717 unità nei primi otto mesi di questo 2022.

Segue la Smart Fortwo con 2.850 auto immatricolate, mentre sul terzo gradino del podio resiste la Dacia Spring, con 2.118 veicoli venduti. A seguire altri due modelli sempre molto aprezzati come Tesla Model Y e Renault Twingo.

Auto elettriche, l’Europa è in controtendenza

Auto elettriche (Ansa)

In base ai numeri delle auto elettriche vendute nell’ultimo anno, il forte calo che si è registrato in Italia è in netto contrasto con la crescita esponenziale fatta segnare nel resto d’Europa.

Ad esempio in Germania la vendita delle vetture con la spina ha fatto registrare un aumento di oltre il 13%, addirittura la Francia è arrivata al +70%, ma sono in crescita anche tutti gli altri mercati: dalla Spagna al Regno Unito, dall’Olanda al Belgio. Senza contare i paesi del Nord Europa.

In Italia gli incentivi sono ripartiti in ritardo, solo a metà maggio di quest’anno – è il commento di Motus-E, l’associazione degli stakeholders della mobilità elettrica – mentre ancora si discute della bontà dell’elettrificazione. Intanto gli altri Paesi europei hanno ben chiara quale direzione seguire e la politica di supporto sostiene il mercato”.

 

Vincenzo Maccarrone

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