Calcio

Paul Pogba, stregoni, accuse e imbarazzo: chi lo attacca, chi lo difende

Il caso di Paul Pogba, sotto i ferri per rimediare alla lesione al menisco Smith prima ancora dell’inizio della stagione ufficiale fa notizia ma crea anche qualche imbarazzo

Quando la notizia che Paul Pogba sarebbe andato sotto i ferri per sistemare la lesione al menisco subita nella tournée americana prima ancora dell’inizio della stagione è diventata ufficiale, non sono mancate le reazioni.

Paul Pogba con la divisa della Nazionale francese (AP LaPresse)

La prima, in conferenza stampa per l’esordio della Juventus in Champions League contro il Paris Saint Germain, è quella di un Allegri stizzito. Ma in Francia, dove Pogba è considerato un giocatore simbolo della squadra campione del mondo si è detto e scritto di tutto.

Paul Pogba e il caso stregone

La personalità di Pogba, senza dubbio, è dirompente. E non si può certo dire che il centrocampista della Juventus vanti solo amici, estimatori e persone pronte ad appoggiarlo in tutto e per tutto. In Francia tra le tante voci registrate c’è quella di Nasri che ha duramente attaccato il centocampista bianconero in relazione a una sorta di ‘terapia omeopatica’ prescritta a Pogba da un medico non del tutto ufficialmente riconosciuto.

Allegri, Mbappé e Nasri sul Polpo

Paul Pogba nel giorno del suo ritorno a Vinovo, prima dell’infortunio (Foto ANSA)

Una vicenda bizzarra che per la verità lo stesso Pogba ha confermato rivelando di essersi avvalso di alcuni sciamani. Non per sé, ma per aiutare in una vicenda umanitaria i bambini di alcuni villaggi africani che credono in antiche religioni animiste. Nasri, che è musulmano, proprio come Pogba, ai giornalisti ha detto… “se credi in Allah preghi e ti affidi a lui. Non a uno stregone”.

Dichiarazioni che di fronte al rischio di non avere a disposizione il giocatore per il Mondiale hanno scatenato un vespaio di polemiche. Sulle quale Mbappé, altro giocatore simbolo della Francia campione del mondo, che non ha mai avuto un rapporto particolarmente solido contro centrocampista della Juventus, ha cercato di minimizzare.

Il fuoriclasse del PSG ha tagliato corto: “Vicende personali che non mi riguardano. Mi fido di Paul, evidentemente la sua prima scelta era in buona fede. Ora ha cambiato idea, e avrà motivi più che validi. Lo aspetto ai Mondiali. Ho fiducia nel suo ritorno”.

Eventualità della quale Allegri non vuole nemmeno sentire parlare: “A me hanno detto che sarà a disposizione del club a gennaio. Se giocherà ai Mondiali o meno non è affar mio”. Ma le parole del calciatore juventino hanno messo in mostra un senso di fastidio davvero molto evidente.

Mauro Marchina

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