La bella vittoria di Matteo Berrettini nel secondo turno dello US Open offre alle tennista romano l’imperdibile opportunità di misurarsi con un grande fuoriclasse come Andy Murray
In attesa di Musetti, Sinner e Fognini impegnati tra serata e nottata nel secondo turno dello US Open, L’Italia festeggia l’accesso del suo primo tennista al terzo turno dell’ultimo Slam stagionale.
É Matteo Berrettini che nella tardissima serata di ieri, in un match più difficile del previsto, ha battuto in rimonta il francese Grenier 2-6 6-1 7-6 7-6 con una prestazione di grandissimo carattere che lo ha visto imporsi al termine di due tie-break particolarmente tirati.
US Open, Murray sfida Berrettini
Qualche ora di riposo per Berrettini, in attesa di vedere se il drappello italiano del terzo turno si intensificherà con l’ingresso di qualche compagno di squadra azzurro. Anche per prepararsi al meglio di quello che sarà un match sicuramente imperdibile, molto atteso e affascinante, quello contro il britannico Andrew Murray.
Le parole di Murray
il veterano del circuito ATP ha superato il secondo turno dello US Open in quattro set, battendo l’americano Nava con una nella partita in crescendo: 5-7 6-3 6-1 6-0. Un tennista completamente ritrovato rispetto a quello che qualche mese fa sembrava molto vicino a dichiarare l’addio definitivo al tennis giocato.
É vero che lo scozzese arriva da un lunghissimo periodo molto complicato, condizionato da tantissimi infortuni. Ma le sue condizioni a Flushing Meadows sono sembrate eccellenti, di gran lunga superiori a quelle che potevano essere le sue stesse aspettative.
Tant’è che, commentando la sua vittoria e la prossima sfida con Berrettini e lo stesso Murray ad avvertire il tennista romano: “Fisicamente sto meglio di quanto sia mai stato nel corso degli ultimi anni, recupero molto meglio la fatica e in campo mi sento sempre in condizione punto anche la mia mobilità è notevolmente migliorata e i miei avversari se ne stanno rendendo conto. Affrontarmi, in questo momento, credo che possa essere difficile per chiunque. Sono curioso di vedere come me la caverò con Berrettini, tennista che stimo ma cui faro di tutto per rendere la vita davvero difficile”.
Il servizio di Berrettini
Andrew Murray ha immediatamente individuato quale potrebbe essere una delle chiavi di lettura del match: “Se Matteo è in giornata il suo servizio diventa un’arma letale, ma se riesco a rispondere adeguatamente tutto può succedere e anche lui può andare in difficoltà. Il ritiro? – Murray si concede una risposta sarcastica alla domanda che tutti gli fanno dopo ogni partita – se vinco mi chiedono quando mi ritiro, se perdo mi chiedono quando mi ritiro. Facciamo come al solito, non rispondo. Perché non ci penso e in questo momento non so assolutamente dirvi quale possa essere il momento del mio ritiro. So solo che devo giocare tra poche ore”.