Il leader della classifica generale del campionato mondiale di Formula 1 Max verstappen si presenta a Zandvoort con dichiarazioni estremamente prudenti, se non addirittura pessimistiche
Un conto è essere realisti e prudenti, un altro è mettere le mani avanti. Max Verstappen, nelle sue dichiarazioni in conferenza stampa prima del Gran Premio olandese di Zandvoort, in quello che di fatto è un suo feudo, si rivela più che cauto addirittura pessimista.
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Molta la pressione sul leader del campionato del mondo in quello che per lui è il Gran Premio di casa. Il circuito è completamente esaurito in ogni ordine di posti da settimane. Basti pensare che le richieste per i biglietti sono andate oltre il milione e mezzo. Una febbre che è addirittura cresciuta dopo la sua splendida vittoria di Spa.
Verstappen è prudente
Forse anche per questo, di fronte ad aspettative che vanno ben al di là di quella che può essere una grande festa nazionale per l’Olanda e per lui personalmente, Max Verstappen – nelle sue dichiarazioni programmatiche – preferisce mordere il freno. “So di correre in un ambiente assolutamente straordinario, unico nel suo genere. Sarà un privilegio essere circondato da tutto questo entusiasmo e dall’amore e dalla passione dei nostri tifosi. Ma dobbiamo fare i conti con un circuito che, per quanto bello e affascinante, vede la Ferrari più performante di noi”.
“Non sarà una passeggiata”
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Verstappen, nel corso della conferenza stampa, nonostante le sue nove vittorie in 14 gare, incurante dei 98 punti di vantaggio di Leclerc, terzo a cinque lunghezze dal suo compagno di scuderia Perez, è convinto che Zandvoort non sia il circuito migliore per la sua auto.
“Avere tutto il pubblico dalla nostra parte non ci farà guadagnare decimi di secondo – continua il pilota campione del mondo – dovremmo lavorare molto sul carico aerodinamico ed essere estremamente performanti nella parte mista del circuito perché qui a far la differenza non è la potenza che raggiunge nel rettilineo. sono tutti aspetti che abbiamo studiato e dei quali siamo consapevoli. possiamo solo lavorare bene durante le prove libere, cercare il miglior setup possibile, vedere quale sarà la configurazione dei nostri avversari e fare i conti su quanto saranno realmente competitivi. Per favore, che nessuno parli di una passeggiata….”