Jannik Sinner (LaPresse)
US Open, Sinner vola al secondo turno: che battaglia con il tedesco Altmeier. Quanta fatica per il talento altoatesino che vince solo al quinto set
Aveva ammesso candidamente, Jannik Sinner, di non conoscere l’avversario che avrebbe dovuto affrontare nel primo turno agli Open degli Stati Uniti. E il 24enne trdesco Daniel Altmeier si è rivelato un osso particolarmente duro da rosicchiare.
Il match valido per i 64/imi di finale del torneo di Flushing Meadows, l’ultimo dei quattro Slam della stagione, ha visto il 21enne talento di San Candido testa di serie numero 11 cominciare con il piede sbagliato.
Altmeier ha infatti vinto il primo set 7-5 riuscendo a sfruttare al meglio gli errori del nostro giovane atleta.
Sinner a quel punto è salito in cattedra e nel secondo e terzo set, stravinti con un eloquente 6-2 6-1, ha fatto valere i diritti della classe e la sua netta superiorità nei confronti dell’avversario.
Ma quando ormai tutti, davano per scontata una facile chiusura del match nella quarti partita, Altmaier si è rifatto sotto e dopo aver strappato il servizio a Sinner ha chiuso 6-3 a suo favore.
E’ stato necessario giungere al quinto set, in cui Jannik Sinner ha ripreso in pieno il controllo della partita schiantando il tennista tedesco con un secco 6-1.
A fine partita, grande soddisfazione e un bel sospiro di sollievo si respiravano all’interno del clan Sinner: sia il coach Simone Vagnozzi che il super allenatore Darren Cahill hanno sottolineato l’importanza di aver vinto un match in cui Jannik non si è certamente espresso ai suoi livelli abituali.
Lo stesso atleta altoatesino si è reso conto di aver compiuto un passo significativo nel suo percorso di crescita, con la consapevolezza che da questo momento in poi tutto può succedere.
Anche perchè il prossimo avversario, il semisconosciuto americano Christopher Eubanks non sembra rappresentare un ostacolo insormontabile. Ci sono tutti i presupposti, dopo questa vittoria sofferta, che Sinner possa andare molto avanti in un torneo che somiglia molto a un esame di maturità.
Arrivare in fondo agli Open degli Stati Uniti significa possedere la stoffa del futuro campione. E’ un po’ quello che pensano tutti di Jannik Sinner.
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