Monza, l’annuncio clamoroso di Galliani su Dybala: tifosi sconvolti. L’attaccante argentino ha lasciato la Juventus da svincolato dopo sette anni
E’ stato insieme a due suoi grandi amici come Paul Pogba e Angel Di Maria uno dei cosiddetti svincolati d’oro. Paulo Dybala, a cui la Juventus non ha voluto rinnovare il contratto dopo sette anni trascorsi insieme, ha lasciato i bianconeri a giugno a parametro zero.
Tra i club che da subito avevano mostrato interesse per acquisire le prestazioni del 28enne attaccante argentino l’Inter sembrava il più convinto ad affondare il colpo. L’amministratore delegato Beppe Marotta del resto è da sempre un grande estimatore de La Joya e ha cercato fino aquando è stato possibile di portarlo ad Appiano Gentile.
Ma la pista nerazzurra non si è concretizzata, nonostante un accordo di massima raggiunto da tempo tra le parti. Svanita la possibilità di andare all’Inter, l’entourage di Dybala ha preso contatti con altre società, italiane e straniere.
Tra queste, a sorpresa, c’è stato anche il Monza neopromosso in Serie A. Il club brianzolo di proprietà di Silvio Berlusconi aveva individuato ne La Joya il grande colpo a effetto per scatenare l’entusiasmo dei tifosi biancorossi.
Monza, Galliani rivela: “Volevamo Dybala”
La conferma di una clamorosa trattativa che ad un certo punto sembrava sul punto di concretizzarsi arriva dalle parole dell’amministratore delegato del Monza, Adriano Galliani.
“Il grande campione a cui avevamo pensato che, come ha raccontato nei giorni scorsi il presidente Berlusconi, ha declinato l’offerta, è Paulo Dybala. Avevo invitato gli agenti a casa mia, ma il giocatore preferiva un club che disputasse le coppe europee”.
Alla fine il sogno di portare Dybala in Brianza è sfumato e ora la Joya sta facendo sognare i tifosi della Roma.
Ma a parte la trattativa non andata in porto per l’argentino, il Monza ha comunque acquistato dei giocatori di alto livello che dovrebbero garantire la permanenza in Serie A del club brianzolo.
Galliani in tal senso predica prudenza: “Salvezza obiettivo riduttivo? Ma no, le statistiche dicono che in genere retrocedono quasi 2 squadre su 3 delle neopromosse. La A è un altro sport rispetto alla Serie B, dobbiamo farcene una ragione”.