Leclerc, l’addio alla Ferrari non è più improbabile: cambia tutto a Maranello! A Spa è arrivata l’ennesima delusione per il monegasco
Poteva essere una gara importante per rilanciare le proprie ambizioni, invece si è trasformata in un’altra disfatta. Un sesto posto reso ancora più amaro dal dominio di Verstappen
Vincere no, fare meglio senza dubbio si. Il mood di Leclerc dopo il week end di Spa non può di certo essere dei migliori. Arrivato con prospettive di assalto a Verstappen ha dovuto assistere allo strapotere dell’olandese, autore di una delle rimonte più incredibili degli ultimi anni. Entrambi erano partiti con penalità dalle retrovie (14° e 15°). Il problema è che mentre Max inanellava dieci giri da qualifica conquistando la vetta della classifica ben prima di metà corsa, Charles era costretto ai box per una visiera a strappo del casco di qualche pilota che si era incastrato nella presa d’aria dei freni. Sfortune a parte, anche dopo il cambio di strategia, il passo del monegasco era di gran lunga inferiore a quello della Red Bull e addirittura anche della Mercedes di Russell. A complicare ulteriormente i piani c’è stato il solito zampino del box di Maranello. Mentre era saldamente al quinto posto, lo hanno richiamato per una sosta gomme, nel tentativo di conquistare il giro veloce con le soft. Morale della favola, posizione persa da Alonso, sorpasso azzardato per risalire dove si trovava e beffa finale con la penalità di 5″.
Un sensore si era rovinato proprio per la questione del surriscaldamento dei freni, portando Leclerc a non poter controllare la velocità di rientro ai box. Una vera frittata che gli è valsa la sesta piazza finale. Il distacco è ormai abissale nella classifica piloti (-98 da Max) con Perez tornatogli davanti. Le riflessioni del #16 sul futuro sono materia d’attualità. Il suo amore per Maranello rimane ma ora non è più così sicuro di restare. Se non per il prossimo anno, di certo dal 2024 si potrebbero aprire porte importanti per lui. Hamilton sarà prossimo al ritiro e la Mercedes cerca un sostituto all’altezza. Inoltre non è da escludere che altre scuderie blasonate come McLaren e Alpine (Renault) non abbiano nel frattempo compiuto un bel balzo in avanti. E’ presto per esprimere giudizi ma di certo la situazione va monitorata molto da vicino.
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