Allegri e Mourinho prima della patita (AP LaPresse)
La partitissima della terza giornata di Serie A è all’Allianz Arena con la Juventus alla ricerca di un riscatto che ospita la Roma di José Mourinho che arrivava da due vittorie
Tra tutte le sfide più attese di questo avvio di stagione Juventus-Roma occupa uno spazio decisamente speciale. È la gara che ripropone Mourinho contro la Juventus, la grande avversaria fin da quando allenava l’Inter.
Primo tempo splendido della Juventus che forse concretizza meno di quanto costruisce. Ripresa molto più equilibrato e giocato su ritmi meno sostenuti e in un gran caldo.
Inevitabile la grande attesa della partitissima della terza giornata di Serie A con la Juventus che ospita la Roma in un clima di grande intensità. Juventus reduce da polemiche dopo la brutta partita contro la Sampdoria. Roma che arriva da due vittorie in due partite e con un entusiasmo palpabile.
Primo tempo splendido da parte della Juventus che non concede mai alla Roma spazio né profondità. Inizio arrembante da parte della squadra di Allegri che gioca con un Miretti molto ispirato fin dal primo minuto. Nemmeno due minuti ed è subito gol: calcio di punizione di Vlahovic strepitoso che scavalca la barriera avversaria e si insacca sotto la traversa. Juve dominante: Rui Patricio respinge un gran tiro di Cuadrado e subisce anche il secondo gol grazie a uno splendido appoggio di Cuadrado su palla riconquistata da Vlahovic. Ma l’arbitro annulla per un fallo di mano del serbo. Roma davvero mai pericolosa nel corso dei primi 45’.
La Roma inserisce Zalewski ed El Shaarawy. La Juve perde per infortunio Rabiot e inserisce Zakaria. La Juventus commette probabilmente l’errore di gestire troppo presto la gara e la Roma a poco a poco mette fuori il naso in una partita non chiusa. Dybala raccoglie un pallone difficilissimo dal calcio d’angolo che Abraham insacca di testa nel traffico dell’area piccola. Roma più brillante nel finale della partita con un paio di rischi da parte di Szczesny.
Un pareggio sostanzialmente giusto al termine di una gara che la Juventus ha il difetto di non chiudere e che la Roma ha il merito di recuperare giocando un finale di gara in crescendo.
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