Prezzo benzina, tutto sta per cambiare: è allarme tra gli automobilisti. Prosegue la discesa del costo dei carburanti in questo mese di agosto
E’ un mese di agosto decisamente favorevole per quanto riguarda il costo dei carburanti. La discesa continua dei prezzi di benzina e diesel iniziata nella seconda metà di luglio sta proseguendo, graduale e simmetrica, in questa terza decade di agosto.
Proseguono dunque le buone notizie per tutti gli automobilisti, in particolare quelli vacanzieri, in questo mese di agosto. Grazie soprattutto al calo del prezzo del petrolio sul mercato internazionale si sta verificando un costante abbassamento del costo dei carburanti alla pompa.
Si tratta ovviamente di dati incoraggianti soprattutto per chi ha deciso di prendere la propria autmobile per spostarsi nel luogo di vacanza prescelto.
Secondo i dati ufficiali la benzina verde è calata di circa 6 centesimi al litro, passando da 1,830 euro al litro a 1,770 euro di questi ultimi giorni. Il calo è del 3,3%. Il diesel, invece, passa da 1,811 euro al litro a 1,756 euro. La diminuzione in questo caso corrisponde al 3,02%.
Molto più contenuta, invece, la discesa del prezzo del GPL, che si attesta su 0,8 euro con un decremento di appena l’1,06%. Si tratta di un ritorno ai livelli di inizio maggio 2022 e ben distanti dai picchi di marzo 2022 quando i prezzi di benzina e diesel superavano i 2,1 euro al litro.
Prezzo benzina, a settembre tutto può cambiare in peggio
Dunque, si può dire che anche grazie all’intervento sulle accise del governo Draghi le vacanze degli italiani sono state messe in sicurezza. Ma la domanda che già circola con insistenza è soprattutto una: cosa succederà a partire dal mese di settembre?
Le associazioni dei consumatori hanno già lanciato l’allarme: a fine settembre i prezzi dei carburanti potrebbero subire una nuova notevole impennata. Il governo infatti, ha deciso di prorogare la misura del taglio delle accise dal 22 agosto al 20 settembre, cinque giorni prima delle elezioni politiche.
Il problema, per l’appunto, è che il 25 settembre si terranno le elezioni e prima che possa insediarsi un nuovo governo (di qualunque colore esso sia), si rischia un periodo di vuoto politico che rischia di portare alla crescita esponenziale dei prezzi di benzina e diesel.