“Jannik Sinner può vincere uno Slam”: nessun dubbio, il futuro è nelle sue mani. Alla vigilia del debutto a Cincinnati arriva la conferma
La campagna sul cemento nordamericano non è cominciata nel migliore dei modi per Jannik Sinner, battuto nettamente dallo spagnolo Carreno Busta che poi però a Montreal ha vinto. Ora tocca al Masters 1000 di Cincinnati, ultimo esame in vista degli US Open. Ma intanto c’è chi è pronto a scommettere ciecamente su di lui.
Stiamo parlando di Darren Cahill, il coach australiano (che è stato anche un eccellente singolarista) che in carriera ha allenato Lleyton Hewitt, Andre Agassi e Simona Halep. Oggi affianca Simone Vagnozzi per portare Sinner stabilmente al livello dei primi 4-5 giocatori al mondo.
Per la prima volta ha parlato della sua nuova avventura, intervistato dal magazine ‘Il Tennis Italiano’. Spiega di aver accettato l’incarico perché il 21enne azzurro è un ottimo giocatore e un bravo ragazzo. A lui interessa il potenziale che un giocatore può esprimere e il suo potenziale è enorme: “Negli ultimi 15 anni il tennis è stato dominato da quattro signori molto forti, e per gli altri è stata dura.C’erano Roger, Rafa, Nole e Andy, ora le cose stanno cambiando e ci sono giovani campioni che crescono”.
Quando può crescere il suo nuovo allievo? Cahil non ha nessun dubbio: “Jannik è tra quelli che possono vincere negli Slam. E non intendo in futuro, ma proprio ora, a patto che poi continui a migliorarsi nei prossimi 10 anni”. A cominciare dagli US Open perché secondo il suo coach gioca molto bene sul duro e lo ha dimostrato anche a gennaio agli Australian Open.
Quello che serve, è anche un cambio di mentalità: “L’esercizio e la costanza rendono automatico ciò che non lo è. Pensiamo a Rafa, Novak o Andy: nessuno di loro all’età di Jannik andava volentieri a rete, hanno sviluppato il loro gioco nel corso degli anni. Ha inciso anche la seconda di servizio, importantissima, perché se riesci a renderlo vario ti aiuta anche con il primo, ti fa sentire più libero”.
Altro obiettivo in questa parte della stagione sono le Nitto ATP Finals di Torino: “Jannik può vincere subito. ma è un processo che richiede tempo. Le ATP Finals sono importanti, un obiettivo per chiunque. Ci sono gli Slam e poi le Finals, giocarle è un grande onore. Il fatto che siano a Torino è bellissimo, ma lo sarebbe ovunque”.
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