Calendario NBA, Stephen Curry sfida LeBron James: c’è già la data. Mancano poco più di due mesi al via della nuova stagione
Tutta l’attenzione degli appassionati di basket al momento è concentrata sugli Europei maschili che stanno per arrivare, con il girone dell’Italia da giocare a Milano. Ma poi toccherà alla NBA che scatterà nella seconda metà di ottobre per vivere le sua Finals tra maggio e giugno.
Non c’è ancora un calendario ufficiale di tutta la stagione, anche se ormai sarà questione di giorni. Ma intanto continuano da arrivare indiscrezioni molto credibili sulle partite che daranno il via alla stagione e su quello che dobbiamo aspettarci la sera di Natale. Il via del campionato più bello del mondo è fissato per il 18 ottobre e come tradizione toccherà anche ai campioni in carica.
Come anticipa il giornalista Shams Charania (The Athletic) nella prima giornata NBA infatti è un programma Golden State Warriors-Los Angeles Lakers al Chase Center di San Francisco. Come a dire, l’ennesima sfida tra due leggende, Stephen Curry da una parte e LeBron James (pronto forse a dare l’addio ai Lakers a fine stagione) dall’altra. In quell’occasione i campioni riceveranno ufficialmente dal commissioner Adam Silver l’anello per il titolo.
Calendario NBA, anche a Natale una doppia sfida da non perdere
In linea di massima c’è già anche un altro appuntamento da segnare con il circoletto rosso. Perché il giorno di Natale la NBA apparecchia sempre almeno 5 partite di valore assoluto come regalo speciale per tutti i tifosi. Questa volta è Marc Stein ad anticipare che nel Christmas Day ci saranno Los Angeles Lakers-Dallas Mavericks, cioé LeBron James contro Luka Doncic, e soprattutto Golden State Warriors-Memphis Grizzlies.
E a proposito di Dallas e del suo giocatore più rappresentativo, ecco il giudizio di Draymond Green (stella dei Warriors) su Luka Doncic. Sul suo podcast alcuni tifosi gli hanno chiesto chi sia il suo giocatore preferito da vedere, escludendo Stephen Curry per ovvi motivi.
Nessun dubbio sulla risposta: “È Luka, perché Luka è diverso. Il modo in cui vede la partita, segna, comanda il suo ritmo di gioco… Da difensore il tuo unico obiettivo è costringere l’attaccante a fare ciò che non vuole. Ma con Luka non puoi fargli fare quello che vuoi che faccia”.
