Schumacher, futuro a rischio: “Non so cosa succederà, non ne abbiamo parlato”. Momento di profonda riflessione in famiglia
Negli ultimi trent’anni c’è sempre stato uno Schumacher non mondo dei motori e in particolare in quello della Formula 1. Ad aprire il varco è stato Michael, seguito da suo fratello Ralf e i loro duelli sono passati alla storia. Ora c’è Mick Schumacher e la storia si rinnova.
Ma l’estate è da sempre tempo di mercato, soprattutto per quei team e quei piloti che non hanno ancora certezze sul loro futuro e un contratto a lunga scadenza. Come Mick, appunto, che alla seconda stagione in Haas non è ancora esploso come molti avrebbero pensato. Certo, nelle ultime gare il giovane tedesco ha mostrato diversi segnali importanti ma alla sua squadra ancora non basta e il futuro resta incerto.
Lo confermano anche le ultime parole di Gunther Steiner, il team principal altoatesino che guida da anni la squadra americana dal muretto e non solo. Sicuramente ci sarà ancora Kevin Magnussen, ma il suo compagno è ancora da decidere. Intervistato dal sito RacingNews365, ha spiegato che non c’è ancora nulla di concreto: “In realtà non so cosa abbia fatto Mick, non so cosa succederà e non abbiamo parlato di un sedile per il prossimo anno con lui. La vicenda dell’Aston Martin è avvenuta molto rapidamente e nessuno ha avuto il tempo di pensarci. Non abbiamo guardato a quello che facevano gli altri”.
In effetti il sedile lasciato libero da Sebastian Vettel, che aveva raccomandato al suo team il giovane connazionale, poteva essere una soluzione. Ma Aston Martin ha puntato sull’esperienza di Fernando Alonso e così in caso di addio alla Haas per lui potrebbe essere un grosso problema
Intanto finalmente dal Gran Premio del Belgio a Spa, prossimo appuntamento del Mondiale a fine agosto, finalmente sulla sua Haas arriveranno gli aggiornamenti attesi da tempo. E nelle prossime tra gare, tra lì, l’Olanda a Zandvoort e il GP d’Italia a Monza, si giocherà una bella fetta di futuro.
Di lui ha parlato anche lo zio, Ralf Schumacher, a Motorsport-Total: “Mick ha iniziato molto male, ha ottenuto meno risultati rispetto a Magnussen ma poi ha trovato la sua strada. In Ungheria ha fatto un buon lavoro, non ci si poteva aspettare molto di più. Se avrà un’altra opportunità per mettersi in mostra, bene. Ma l’importante è che abbia un sedile adeguato”.
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