Tra le tante storie di eccessi, ecco quella di un calciatore che si è sospeso e poi licenziato dal suo club dopo avere ricevuto minacce di morte dai tifosi
Minacce di morte. A lui, alla moglie e ai figli. All’ennesimo messaggio inquietante che gli veniva recapitato sul telefonino, via mail ma anche appeso al cancello di casa Willian ha fatto le valige e se ne è andato.
Willian, ex Arsenal e Chelsea, a lungo in Europa anche con la maglia degli ucraini dello Shakhtar Donetsk, 34 anni, racconta oggi quello che è stato un autentico incubo.
Arrivato a parametro zero al Corinthians, club al quale era legatissimo e dove è nato e cresciuto calcisticamente esordendo tra i professionisti quando non aveva ancora 17 anni, il giocatore brasiliano ha deciso di rinunciare a un sontuoso contratto perché consapevole che la vita sua e della sua famiglia fosse davvero in pericolo.
I tifosi del Corinthians non avevano accolto di buon grado il suo ritorno a casa. Perché nel 2007, dopo una sola stagione da titolare nel Timao era passato a peso d’oro allo Shakhtar e Willian era passato da “traditore” proprio nella stagione che vide il Corinthians clamorosamente retrocesso in Serie B al termine di una stagione disastrosa. Furono giornate di estrema confusione a Sao Paulo, con diversi tifosi che arrivarono a togliersi la vita dopo la retrocessione del club.
Tornato in bianconero dopo quasi quindici anni, Willian è stato accolto male. Le prestazioni non straordinarie della squadra e quelle piuttosto anonime del giocatore hanno definitivamente compromesso i suoi rapporti con la tifoseria. Dopo la sconfitta del Corinthians in casa contro il Flamengo nei quarti di finale di Copa Libertadores la situazione è precipitata.
“Quando hanno cominciato a minacciare mia moglie e le mie figlie ho capito di dovermene andare – ha raccontato Willian che sta per accordarsi in Premier League con il Fulham – ma sono arrivati ad aggredire verbalmente anche mio padre e mia sorella. Questa non è vita”.
Willian ha chiesto e ottenuto la rescissione del contratto. Il Corinthians a riguardo ha rilasciato una nota nella quale non si fa riferimento alle minacce dei tifosi: “Abbiamo raccolto le sue motivazioni che adducono problemi privati e familiari e la volontà di lasciare il Brasile. Il Corinthians è dispiaciuto, ma rispetta la decisione del giocatore”.
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